Roma, 18 novembre – Il bilancio è di due persone arrestate e portate in carcere e cinque costrette ai domiciliari, dopo una lunga operazione (nome in codice Pharmaphax) condotta dai Carbinieri di Lamezia Terme e dei Nas, iniziata nel novembre dell’anno scorso, dopo l’arresto di un uomo trovato in possesso di alcuni farmaci frutto di una rapina effettuata a Canosa di Puglia.
Al termine di un lungo lavoro di indagine, le forze dell’Ordine hanno smantellato un’organizzazione dedita al furto e riciclaggio di farmaci rubati, sequestrando 133 mila confezioni di farmaci di provenienza furtiva, per un valore di 3,5 milioni di euro. Nel corso dell’operazione sono state eseguite 40 perquisizioni, tra cui sedici farmacie e cinque società che si occupano della vendita di farmaci.
I particolari dell’operazione sono stati resi noti ieri nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Lamezia Terme, alla quale hanno partecipato il procuratore della Repubblica Domenico Prestinenzi, il comandante del Nas di Napoli Vincenzo Maresca, il comandante provinciale dei carabinieri di Catanzaro Ugo Cantone e il comandante della Compagnia di Lamezia Terme Fabio Vincelli.
Le indagini hanno consentito agli investigatori di individuare i componenti dell’organizzazione criminosa, che aveva come base logistica Lamezia Terme e si occupava di custodire prima e rivendere poi in tutto il territorio italiano (implicate, sembrerebbe, anche alcune farmacie) i farmaci provenienti da rapine e furti compiuti in Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
Le sette persone arrestate, due in carcere e cinque ai domiciliari, sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere e ricettazione in concorso. Sono state denunciate a piede libero altre cinque persone.
