
Task force Governo-Palazzo Marino per portare la sede dell’Ema a Milano
Roma, 5 luglio – A Londra per gettare le basi del possibile trasferimento a Milano di una delle Agenzie europee ospitate nella capitale del Regno Unito, uscito fragorosamente dalla Ue.
È la missione che si accinge a compiere Giuseppe Sala (nella foto), sindaco del capoluogo lombardo, che domani sarà nella City (con la “benedizione” del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha annunciato la costituzione di una task force di Palazzo Chigi, con il coinvolgimento di diversi ministeri, a sostegno delle ambizioni milanesi) per avviare i primi colloqui con i vertici dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, e dell’Eba, l’Autorità bancaria europea partecipata dalle autorità di vigilanza dei Paesi membri della Ue che in sostanza svolge il ruolo di regulator, in coordinamento con gli organismi europei, per la normativa di secondo livello nel settore creditizio. Gli incontri sono già stati organizzati dall’ambasciatore Pasquale Terracciano.
“L’Ema ha un budget di oltre 300 milioni all’anno e vi lavorano oltre 600 persone” ha ricordato Sala in un’intervista al Corriere della Sera “mentre l’Autorità bancaria ha un budget inferiore, ma dei circa 150 impiegati già oggi la nazionalità maggiormente rappresentata è quella italiana. Chiaro che a noi questa potrebbe interessare molto anche perché ha un aggancio diretto con tutto il mondo della finanza”.
Sala ha confermato di aver concordato la sua missione con Palazzo Chigi: “Ne ho parlato con il premier Renzi e sono informati sia il ministero dell’Economia che la Farnesina, anche perché per rendere fattibile la cosa dovrà poi cominciare un’operazione di lobbing da parte del governo, che dovrà trattare con il resto dell’Unione europea. ”
Il senso della missione è in primo luogo quello di non farsi battere sul tempo: in lizza ci sono ovviamente altre città, a partire da Parigi, Madrid (che si è già fatta avanti) e Francoforte, ma anche Amsterdam e Varsavia, tutte con l’identico obiettivo di diventare le nuove sedi di almeno una delle due agenzie comunitarie. Ma Parigi è già sede dell’Esma (la Consob europea, per semplificare), Madrid ospita la Iosco (l’organizzazione internazionale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari) e a Francoforte, oltre che la Bce, ha sede anche l’Eiopa, l’Autorità europea delle assicurazioni.
Milano, dunque, può legittimamente giocarsi le sue carte, per la sua posizione geografica (vicina al cuore dell’Europa), le sue grandi e consolidate tradizioni di lavoro e una logistica adeguata, quella dell’area Expo, già collegata con la metropoli e che può essere velocemente riqualificata.
“Spiegherò a persone abituate a un certo stile di vita perché Milano possa essere attrattiva” ha anticipato Sala, illustrando le argomentazioni con le quali cercherà di convincere i vertici delle Agenzie. “Dirò che abbiamo scuole e università di eccellenza per i loro figli, servizi elevati, una qualità della vita alta, che in due ore si arriva ai laghi, al mare e alla montagna e credo che nessuno in Europa possa offrire lo stesso.”
Sala fa professione di ottimismo: “Credo che Milano stia vivendo un momento di grande prestigio internazionale e che sia giusto cavalcarlo” ha concluso il sindaco. “Mi aspetto che il governo faccia lo stesso: l’Italia ha poche agenzie e il poco che c’è, come la Fao, ha casa a Roma.”
