Roma, 26 luglio – Il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 113 del 24 giugno 2016, meglio noto alle cronache giornalistiche come Decreto Enti territoriali (o locali), approvato a Montecitorio il 21 luglio 2016, (cfr. RIFday del 22 luglio) sbarca in Senato per la conversione in legge definitiva.
lI provvedimento, come è noto, contiene all’art. 21 misure importanti anche per la farmaceutica, fissando in primo luogo il termine entro il quale bisognerà procedere alla molto reclamata (dagli attori della filiera) revisione del sistema di governance del settore.
L’articolo 21 si preoccupa anche di mettere ordine nel ginepraio della corresponsione delle quote di payback dovute dalle aziende, notevolmente complicato dalle pronunce negative dei giudici amministrativi del Lazio seguite ai ricorsi delle aziende contro le determine assunte al riguardo dall’Aifa.
Secondo quanto riferito da un’anticipazione del Sanita24, inoltre, starebbe per arrivare un’ulteriore decisione del Tar Lazio – sollecitata da una settantina di imprese, anche di primissimo piano – per sospendere i pagamenti delle quote di pay back che dovrebbero essere corrisposti entro oggi, 26 luglio, fatti salvi conguagli e regolazioni a venire.
Resta ora da vedere cosa decideranno di fare le imprese, in particolare, se proseguire o meno la “resistenza” contro le procedure di pay back e le richieste già avanzate dall’Aifa a ogni singola azienda. La stessa Agenzia, sulla questione, aveva chiesto chiarimenti al ministero, poi pervenuti con una nota resa pubblica lo scorso 21 luglio, che spiega molto e offre rassicurazioni, ma forse non basterà a far recedere le industrie dal contenzioso, con il risultato di rendere piuttosto incerto il destino delle ingentissime somme da recuperare. In totale, “balla” infatti circa un miliardo e mezzo di euro, che le industrie dovrebbero restituire alle Regioni. Una somma-monstre, quasi tutta dovuta allo sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera nel 2013-2015, che da solo “vale” 1,291 miliardi.
A confermare la notizia delle sospensive da parte del Tar Lazio è intervenuto anche il presidente di Assobiotec Riccardo Palmisano, con un nota nella quale evidenzia come i i primi segnali di sospensive sul pagamento del payback in arrivo in queste ultime ore “rappresentino un elemento importante su cui riflettere e lavorare per una rivalutazione del meccanismo stesso, ma anche uno spunto per dare finalmente avvio ad una nuova governance della spesa farmaceutica, soprattutto ospedaliera, che possa contare sulle necessarie risorse.” “L’industria non si tira indietro nel fare con responsabilità la propria parte, consapevole dell’importanza di garantire la sostenibilità dei conti pubblici” conclude Palmisano nella sua nota “ma non può accettare la penalizzazione dell’innovazione e la mancanza di certezze per il futuro”.