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giovedì 18 Aprile 2024
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Terremoto – Il Lazio vara le misure straordinarie per l’assistenza sanitaria

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Roma, 31 agosto – Detto, fatto: il presidente (e commissario ad acta per la sanità) del Lazio, Nicola Zingaretti ha dato immediato seguito al suo annuncio (cfr. RIFday di ieri)  firmando ieri il decreto che dispone interventi straordinari, a seguito del sisma del 24 agosto, per l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale alle popolazioni colpite.

Un capitolo corposo del decreto commissariale, che resterà in vigore (salvo proroghe) fino al 28 febbraio 2017, è destinato all’assistenza farmaceutica e, in particolare, all’estensione dal pagamento di tutti i ticket sui farmaci  per i cittadini di Amatrice e Accumoli, misura estesa anche alle persone temporaneamenti residente nelle aree terremotate.

Le disposizione del provvedimento (qui il testo integrale) sono opportunamente ritagliate sulla falsariga di quella disposta dall’analogo decreto varato nei giorni scorsi dalla Regione Marche, frutto a loro volta delle esperienze già maturate in occasione del terremoto di L’Aquila.

Federfarma Roma (che è stata in costante contatto con le autorità regionali fin dalle ore immediatamente successive al sisma e una cui delegazione, composta dal presidente Vittorio Contarina e dal segretario Andrea Cicconetti, accompagnati dal presidente di Federfarma Lazio Osvaldo Moltedo, è stata ricevuta in Regione, nella mattinata di lunedì 29) ha subito provveduto a diramare una circolare agli associati che riassume e illustra i contenuti del decreto, in particolare nei suoi aspetti operativi per farmacie e farmacisti.

Qui di seguito, in sintesi, le disposizioni cui dovranno attenersi le farmacie. L’esenzione dal ticket (che andrà attestata con l’inserimento sulla ricetta rosa  del codice T16, sigla che sta per “popolazioni colpite dal terremoto 2016”) riguarderà: i farmaci di fascia A, compresa la quota dovuta quale differenza sul prezzo di riferimento dei farmaci equivalenti; i farmaci di fascia C, ove non in distribuzione diretta (esclusi, oltre a questi, anche Sop e Otc); i prodotti di assistenza farmaceutica integrativa e protesica; i latti artificiali per la prima infanzia.

Il numero di pezzi erogabili, chiarisce la circolare di Federfarma Roma, è di 2 pezzi a arriva fino a 6 per antibiotici iniettabili monodose e fiale a esclusivo uso fleboclisi. In fase di tariffazione, le ricette contenenti farmaci con codice di esenzione T16 dovranno essere posizionate nella fascia G.
Sempre su ricetta rossa con il codice di esenzione T16 potranno essere prescritti per l’erogazione gratuita latti tipo 0 e 1, per un fabbisogno massimo di 30 giorni, nonché sacche per stomia e cateteri direttamente senza emissione di preventivo per un fabbisogno massimo sempre di 30 giorni.

“Non possiamo che esprimere tutto il nostro apprezzamento per l’immediata risposta venuta dalla Regione alle emergenze provocate dal sisma, che ha ovviamente colpito anche il servizio farmaceutico e i suoi  operatori” commenta Moltedo. “Il confronto con il presidente Zingaretti e i suoi collaboratori è cominciato già all’indomani delle prime devastanti scosse, con il solo obiettivo di intervenire subito e al meglio per garantire la continuità dell’assistenza farmaceutica in un momento drammatico. I farmacisti sono, per definizione, i professionisti di salute più radicati nel territorio e il primo e più immediato riferimento per la popolazione: assicurare la continuità del loro servizio e la loro presenza è quindi essenziale, cosa di cui i nostri amministratori regionali hanno dimostrato di essere perfettamente consapevoli. E questo, pur in un’occasione tanto tragica, suona come una confortante conferma del nostro ruolo e della nostra funzione sociali.”

Moltedo, al riguardo, ricorda come il decreto commissariale firmato ieri da Zingaretti contiene anche disposizioni affinché le farmacie rese inagibili dal terremoto possano trasferirsi temporaneamente in altri locali o in container/tende. “Sarà sufficiente comunicare preventivamente al sindaco e alla Asl il trasferimento” spiega il presidente di Federfarma Lazio. “In ogni caso, devono essere garantiti adeguati criteri di dotazione e di sicurezza nella dispensazione dei farmaci.”

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