Roma, 19 settembre – Farmaci e contraffazione saranno al centro di un incontro di informazione e formazione che si svolgerà oggi a Rimini. Contraffare la salute è il titolo dell’iniziativa, organizzata da Sif, la Società italiana di Farmacologia e da Sitox, la Società italiana di Tossicologia, con il patrocinio di istituzioni e organizzazioni del settore farmaceutico (ministero della Salute, Aifa, Farmindustria, Federfarma, Fiaso e Università di Bologna) e di associazioni di consumatori (Movimento difesa del Cittadino e Codacons). Sarà presente tra gli altri anche il generale Claudio Vincelli, comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute.
Attualmente, si stima che il 10% dei farmaci in circolazione in tutto il mondo siano contraffatti e la maggior parte delle vendite avvenga tramite il canale online, circostanza che – oltre a rendere ancora più difficile la tracciabilità – spinge i consumatore a ricorrervi con più facilità, nascondendosi dietro la cortina dell’anonimato. Le categorie farmacologiche interessate sono le più varie: pillole per la disfunzione erettile, integratori, ma anche antibiotici, anti-ipertensivi, farmaci per malattie psichiatriche o cardiovascolari e ancora, soprattutto, antitumorali.
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, è impegnata da anni a contrastare il fenomeno, sul quale mantiene alto il vello di allarme, soprattutto perché alcune recenti indagini rilevano come sia ancora molto limitata la consapevolezza, da parte dei cittadini, dei gravi pericoli per la salute che si corrono affidandosi a siti illegali per acquistare farmaci.
L’evento di oggi ha il merito di mantenere i riflettori accesi su una tematica sulla quale l’attenzione di tutti gli operatori e ricercatori che operano nel settore della salute non è mai troppa. I responsabili scientifici del convegno, Patrizia Hrelia, presidente Sitox e ordinario di Tossicologia all’Università di Bologna, e Giorgio Cantelli Forti (nella foto), presidente della Sif e professore emerito dell’Università di Bologna, spiegano come il fenomeno abbia smesso da tempo di riguardare i soli Paesi in via di sviluppo, per estendersi anche ai Paesi industrializzati, nonostante le garanzie offerte da sistemi di salute per organizzati e sottoposti a controlli e tutele.
Ma la contraffazione è in grado di bypassare, grazie al web, i circuiti di distribuzione ufficiali e trovare spazi per soddisfare non solo la richiesta di prodotti come i farmaci contro le disfunzioni erettili, gli steroidi e gli anoressizzanti, ma anche medicinali, come per esempio molti antitumorali, molto costosi, oltre che psicofarmaci.
Qualunque sia il metodo contraffattivo (principio attivo assente o sottodosato o, al contrario, sovradosato, o ancora diverso da quello dichiarato, oppure di scarsa qualità o purificati), osservano Hrelia e Cantelli Forti, “il risultato è comunque e sempre doppiamente nocivo: l’intossicazione o la sottrazione di terapia da una parte causano danno al paziente, dall’altra questo danno è doppio se consideriamo il carico della gestione delle conseguenze, sia in termini di clinici sia in termini di spesa sanitaria”.
Durante il convegno saranno discussi casi specifici in ambito clinico di illeciti e adulterazioni di integratori alimentari di farmaci e alimenti, nonché le azioni di sequestro intraprese dagli organi di vigilanza.