Roma, 23 settembre – Sui costi, ritenuti eccessivi, dei farmaci anti-epatite C interviene anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (nella foto), con una pesante accusa: nessuno a Roma muoverebbe un dito, secondo il governatore pugliese, per impedire che sia pagato “alle case farmaceutiche produttrici dei farmaci salvavita antiepatite C un prezzo decine di volte superiore a quello dello stesso farmaco acquistato all’estero anche su internet”.
Emiliano lo scrive sul suo account Facebook, commentando la sentenza del Tribunale del Riesame di Roma con la quale è stato disposto il dissequestro del medicinalei antiepatite che un malato aveva ordinato in India ed era stato bloccato in dogana a Ciampino.
“Sto seguendo questa vergognosa vicenda – scrive Emiliano – nella quale l’Italia, per scelte di politiche che premiano le multinazionali del farmaco oltre ogni misura, paga alle case farmaceutiche produttrici dei farmaci salva vita antiepatite C un prezzo decine di volte superiore a quello dello stesso farmaco acquistato all’estero anche su Internet. Questa è un’altra assurda storia che deve finire”.
“Stiamo facendo saltare i bilanci delle Regioni per salvare la vita ai nostri malati – sottolinea il governatore – e nessuno a Roma muove un dito per evitare questi enormi guadagni da parte dei produttori. Un’autentica vergogna”.