Roma, 20 ottobre – Quella dei deputati M5S della Commissione Affari sociali della Camera è, almeno fin qui, l’unica voce che esce decisamente dal coro di consensi che ha salutato la nomina di Melazzini a nuovo DG dell’agenzia regolatoria nazionale.
A giudizio dei parlamentari pentastellati, infatti, con la nomina del medico lombardo a successore di Luca Pani, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin non avrebbe fatto altro che confermare di “muoversi secondo logiche che poco hanno a che fare con il diritto alla salute e molto con la spartizione e la lottizzazione”.
Accusa che i parlamentari grillini motivano in una nota: “Ricordiamo che, casualmente, Melazzini è compagno di partito proprio del ministro della Salute, alla quale da tempo avevamo proposto di selezionare il nuovo Dg dell’Aifa attraverso un concorso ad evidenza pubblica. Lorenzin ha invece deciso di procedere diversamente, per affidamento diretto, confermando che della trasparenza questi partiti e questi politici non sanno cosa farsene”.
“Il ministro porta in dote al suo partito un tassello di grande importanza” conclude la nota dei deputati M5S. “Una lottizzazione smaccata, forse accentuata e accelerata dalla possibile vittoria del no al Referendum che, per costoro, rappresenterebbe la fine della festa e della spartizione di una torta da 30 miliardi di euro”.