Roma, 2 febbraio – Federfarma starebbe conducendo l’ennesimo tentativo di far chiudere le parafarmacie introducendo in Italia il drugstore dei farmaci. A sostenerlo è il Mnlf, il Movimento nazionale liberi farmacisti, in un comunicato diffuso nella mattinata di oggi per replicare alla proposta ventilata nei giorni scorsi dalla presidente del sindacato dei titolari Annarosa Racca: che sarebbe quella – almeno secondo quanto denunciato dalla Federazione delle parafarmacie in un comunicato diffuso ieri – di eliminare l’obbligo della presenza dei laureati in farmacia dagli esercizi di vicinato abilitati alla vendita dei farmaci.
“Ci avevano provato con il disegno di legge Gasparri-Tomassini e con numerosi emendamenti nei più svariati disegni di legge, ci provano ancora una volta sperando nell’accondiscendenza di alcuni parlamentari Pd” si legge nella nota di Mnlf. “La Federfarma prova a togliere l’obbligo della presenza del farmacista nelle parafarmacie”.
“Il progetto ‘allo studio’ dei notabili del sindacato è sempre lo stesso: concedere la vendita in tutti gli esercizi commerciali di pochi farmaci senza il farmacista in cambio della chiusura delle parafarmacie” continua il comunicato dei liberi farmacisti. “Mentre il grande capitale si appresta a sbarcare nel pianeta farmacie italiano, i rappresentanti dei titolari di farmacia non hanno niente di meglio da fare che occuparsi della vera spina nel fianco: le parafarmacie”.