Roma, 27 febbraio – Le dichiarazioni con le quali, la scorsa settimana, il presidente della Fofi Andrea Mandelli, intervenendo in risposta a una sortita della Federazione delle parfarmacie, aveva chiaramente affermato che la prospettiva di nuove liberalizzazioni e di un aumento del numero dei soggetti che si contendono il mercato del farmaco non sono un antidoto efficace nè tantomeno sufficiente per contrastare la disoccupazione dei laureati in farmacia, non sono evidentemente piaciute al presidente della Fnpi, Davide Gullotta (nella foto). Che oggi replica, diffondendo un messaggio specificamente indirizzato al numero uno della federazione professionale.
“Il presidente di tutti i farmacisti italiani ha il dovere statutario di tutelare e lavorare per l’intera categoria di farmacisti, sostenendone ogni legittima e riconosciuta esperienza che non sia unicamente quella della farmacia” si legge nel comunicato diffuso in mattinata da Fnpi. “Ci sono battaglie comuni che come farmacisti di parafarmacia portiamo avanti con il nostro presidente, come quando Mandelli afferma che l’ingresso dei capitali e della Gdo rischia di danneggiare ulteriormente il mondo dei farmacisti italiani”.
“Tuttavia teniamo fortemente a ribadire che vogliamo un presidente che rivolga il suo sguardo a tutti i farmacisti, anche a quelli fuori dal mondo farmacia” continua la nota. “Vogliamo un presidente che guardi allo spirito di iniziativa che tanti giovani farmacisti nelle parafarmacie hanno messo in campo, alle iniziative spesso nate dall’intraprendenza del singolo farmacista che ha cercato di offrire servizi e attività che auspichiamo un giorno la farmacia dei servizi possa inglobare”.
La nota prosegue affermando che il presidente della Fofi deve porsi gli obiettivi di “potenziare il ruolo del farmacista in ospedale, nelle cliniche così come nelle carceri”, allargando “le competenze e i campi d’azione” della professione farmaceutica. Ma, inevitabilmente, la conclusione è tutta centrata sulle parafarmacie e ciò che esse rappresentano, per Fnpi, a livello professionale ed occupazionale. “Le parafarmacie sono una risorsa: migliaia di farmacisti non potendo contare sulla dispensazione dei farmaci di fascia C e fascia A, hanno esplorato le possibilita’ di una professione antica e bellissima, spesso naturalmente riscoprendola” si legge infatti nel comunicato. “Esperienze e tentativi lasciate all’inziativa del singolo e spesso osteggiate, ma che andrebbero valutate e valorizzate, proprio nell’ottica di una riscoperta e tutela di tutta la professione. Il presidente Mandelli, ha tutti gli strumenti per attuare riforme virtuose”.
