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sabato 20 Aprile 2024
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Studio Siu, il 53% dei maschi italiani soffre di prostata e il 30% fa ‘cilecca’

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Roma, 11 maggio – Iperplasia prostatica benigna, prostatite o tumore della prostata (53%), disturbi sessuali (30%, nel dettaglio: disfunzione erettile 15,5%, eiaculazione precoce 7,5%, calo della libido 7,6%) e patologie testicolari: sono le principali problematiche intime che interessano più della metà degli italiani.

Un elenco già lungo, al quale però possono ancora essere aggiunti disturbi renali (6%) quali calcoli o malattie oncologiche, o urinari (5,4%), problemi di nicturia (24,7%), disuria (15,7%), senso di svuotamento incompleto (18%), urgenza minzionale (quasi 15%) e aumentata frequenza (17%).

Si tratta di problemi che, complessivamente, interessano oltre il 51% della popolazione maschile nella fascia di età tra i 25 ed i 75 anni, con un sensibile impatto sulla vita personale e di coppia, indipendentemente dall’età. Un mix di fattori e sintomi, che vengono spesso trascurati per disinformazione, superficialità, disattenzione o scarsa sensibilizzazione verso le questioni “intime”.

Sono alcune delle evidenze emerse da uno studio condotto nel 2016 dalla Società italiana di Urologia (Siu), che ha analizzato i dati della campagna di prevenzione #Controllati 2016, importante iniziativa di prevenzione che ha coinvolto 81 centri urologici del territorio e quasi 10 mila pazienti con vita di coppia stabile – matrimonio o convivenza – in parte sani e in parte affetti da ipertensione, sindrome metabolica o con familiarità per tumore prostatico, interrogati attraverso un questionario a largo raggio su possibili problemi sessuali e urologici.

Con i dati della campagna in mano (ricavati dalle 2400 schede compilate) e con l’obiettivo di fare chiarezza sulla conoscenza delle problematiche sessuali e di sensibilizzare il maschio a prendersi cura della propria salute intima, parte ora la seconda edizione della campagna #Controllati, sempre focalizzata sul valore e l’importanza della prevenzione, specie in tema di disturbi prostatici e sessuali, quelli più frequenti e critici in tutte le fasce di età.

Tutte le informazioni sono sul sito controllati.it, dove sarà possibile anche prenotare on line la visita e al n. verde 800.822822. E con l’app #Controllati, disponibile dal 1° giugno sugli store digitali di Apple e Google, sarà possibile ottenere tutte le informazioni sulla salute urologica dell’uomo (sintomi, problematiche), sulla disfunzione erettile, sulla prevenzione, sui centri urologici, e fare anche un test di autovalutazione.

 “I risultati emersi dalla campagna #Controllati del 2016″  spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu e direttore della Scuola di specializzazione in Urologia dell’Università Federico II di Napoli “hanno rivelato una situazione sessuale ‘critica’ fra i maschi italiani di età compresa fra i 18 ed i 75 anni, che sembrano tornati agli anni Cinquanta, quando di queste cose non si parlava quasi mai neppure con il medico. Dopo qualche anno di apparente miglioramento, gli uomini sono tornati poco sensibili nei riguardi della propria salute, specie sessuale, e poco propensi a fare counselling, mettendo così a rischio la vita intima e di coppia con problematiche invece evitabili e/o risolvibili, se adeguatamente affrontate e trattate”.

Servono dunque maggiori investimenti per  promuovere una educazione ‘culturale’ alla salute sessuale nella popolazione maschile. “È necessario agire soprattutto sui ragazzi e sui giovani uomini” spiega Mirone “anche con la complicità della donna che, in qualità di fidanzata/compagna, o madre per i più giovani, può svolgere un ruolo fondamentale di ‘convincimento’ verso visite e controlli”. 

L’indagine Siu ha consentito di quantificare e qualificare le principali problematiche sessuali del maschio, riconducibili a due macrocategorie: i disturbi di ordine prostatico (prostatiti, Ipb e tumore della prostata) e quelli della sfera sessuale, riferibili a disfunzione erettile, eiaculazione precoce e calo della libido, ciascuno con frequenza ed intensità differenti a seconda delle fasce di età, ma comunque mediamente presenti in tutta la popolazione sessualmente attiva, fino all’età avanzata.

In funzione di questi elementi emersi, la seconda edizione della campagna  #Controllati intende fare chiarezza soprattutto su queste due ultime patologie” spiega ancora Mirone “poiché oggi ci sono strumenti diagnostici e terapeutici per curarle efficacemente, tanto più se conosciute, e dunque individuate, in fase precoce e adeguatamente trattate”.

“La situazione si è aggravata per l’aumento della disinformazione o della falsa informazione”  aggiunge Roberto Carone, presidente Siu e direttore della Struttura complessa di Neuro-Urologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Città della Salute e della Scienza di Torino “causata da fonti assolutamente non attendibili, reperite casualmente sul web, o attraverso il tam-tam di amici: secondo i dati dell’indagine, solo il 10% dei maschi con disfunzione erettile segue, ad esempio, una terapia con inibitori PDE5. Trascurato è anche il momento della diagnosi, specie precoce e tempestiva. Se circa l’85% dei maschi over 70 dichiara di aver eseguito almeno una volta il dosaggio del Psa, l’esame del liquido seminale resta ancora una pratica poco comune: solo il 15% di italiani fra i 30 e i 50 anni lo ha effettuato una volta nella vita”.

Sulla falsariga di quanto si fa per la salute femminile, bisogna sviluppare anche una cultura della prevenzione declinata al maschile, sensibilizzando l’uomo ad adottare comportamenti corretti in tema di tutela intima e sessuale, indipendentemente dall’età, e quanto più precocemente possibile. “La raccomandazione che, come Siu, vogliamo rivolgere ai maschi italiani” conclude Carone “è di non recarsi dallo specialista o dall’urologo di riferimento solo alla comparsa del problema, ma di scegliere presto il proprio medico, affidarsi a lui, e farsi monitorare periodicamente, anche nel pieno benessere intimo e sessuale. Un atteggiamento responsabile verso sé stessi e verso il partner, che consente da un lato di prevenire e dall’altro di sfruttare tutte le opportunità che oggi la medicina offre in ambito diagnostico e terapeutico”.

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