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sabato 20 Aprile 2024
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Ccnl farmacie private, terzo incontro “esplorativo” tra Federfarma e sindacati

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Roma, 24 gennaio – Lento pede, proseguono le trattative tra le delegazioni di Federfarma e delle sigle sindacali dei dipendenti per il rinnovo del contratto di lavoro delle farmacie private, che lunedì scorso hanno celebrato a Roma il terzo incontro della fase esplorativa, volta a definire campo e regole del gioco prima di definire in concreto e in dettaglio i contenuti del nuovo accordo.

A dare conto degli esiti dell’appuntamento è una nota pubblicata sul sito farmacie.blog, lo spazio di informazione, confronto, discussione e aggregazione aperto qualche mese fa sul web da Filcams Cgil, che ha dato puntualmente conto di tutti gli incontri tenutisi finora (a questi link le cronache  di quelli dell’11 dicembre  e del 18 dicembre )

Nel resoconto (ovviamente di parte sindacale) di quello svoltosi il 22 gennaio, si legge che “Federfarma ha ribadito l’esigenza di una maggior flessibilità dell’articolazione degli orari dei lavoratori, stante la liberalizzazione dei regimi di apertura. Il tema è stato ulteriormente approfondito nel confronto con le organizzazioni sindacali confederali, ma riguardo ai dati di utilizzo dello strumento vigente (l’orario multiperiodale flessibile per sedici settimane l’anno) l’associazione datoriale non ha fornito i dati di utilizzo precedentemente chiesti dalle organizzazioni sindacali, ma la valutazione complessiva dell’insufficienza dello strumento, che secondo Federfarma non dà risposte complete alle necessità discontinue del servizio”.

La delegazione datoriale – riporta ancora la nota di farmacie.blog – “ha anche preso in esame le esigenze diverse che potrebbe avere in proposito una farmacia rurale con un numero esiguo di collaboratori rispetto a una farmacia urbana con numeri più consistenti, ma comunque  l’articolato contrattuale dovrebbe comprendere tutte le realtà che sono all’interno del perimetro”.

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori, da parte loro,  hanno sottolineato che l’applicazione di una buona flessibilità comunque necessita di una programmazione periodica, per tutelare la conciliazione vita/lavoro di coloro ai quali viene applicata, e specialmente in un settore come la farmacia, dove l’occupazione femminile è nettamente prevalente.

Nel corso dell’incontro, riferisce ancora farmacie.blog, Federfarma “ha nuovamente manifestato anche la necessità di strumenti contrattuali per gestire le collaborazioni discontinue all’interno del contratto nazionale, ma questo tema non è stato approfondito”.

Il prossimo step sarà quello di fare “un confronto complessivo sugli argomenti affrontati”  nel corso dei tre incontri tenutisi finora e, allo scopo, è stato già fissato un nuovo appuntamento per il prossimo 1 febbraio.

In vista di quest’ultimo incontro, la Filcams Cgil  ha convocato per il 29 gennaio il proprio coordinamento dei delegati e delle strutture “per la necessaria condivisione di quanto emerso negli incontri”.

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