banner
venerdì 19 Aprile 2024
banner

Anaao: “Accordi Governo-Regioni colpo di piccone a universalismo Ssn”

banner

Roma, 5 marzo –  “L’ennesimo colpo di piccone, forse definitivo, a quello che resta di nazionale del Servizio sanitario”.

Questo il severo giudizio di Costantino Troise (nella foto), segretario nazionale del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, sui recenti tre pre-accordi sulla cosiddetta “autonomia differenziata” firmati dal Governo con Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Una decisione che Troise condanna senza mezzi termini come il frutto di un abbaglio al quale non sono probabilmente estranee motivazioni elettoralistiche. Sotto accusa, in particolare, il Pd, ritenuto responsabile del baratto di “uno dei pochi elementi di coesione sociale sopravvissuti all’avvento del neo liberismo con l’illusione di un pugno di voti“, come già avvenne nel 2001 con la modifica del Titolo V della Costituzione, “effettuata con una risicata maggioranza ed in coda alla legislatura“. Un scommessa elettorale che, oggi come nel 2001, non ha però pagato.

“La mano libera concessa in sanità balcanizza ulteriormente per via pattizia l’unico diritto che la Costituzione definisce fondamentale” scrive Troise a proposito dei pre-accordi che allontanano sempre di più quella reconductio ad unum del governo della sanità che una larga parte degli addetti ai lavori va richiedendo ormai da tempo.  “Addirittura in istituti propri del contratto di lavoro dei dipendenti che ci ostiniamo a volere collettivo e nazionale perché rappresenta, insieme al loro stato giuridico del personale e ai Lea, uno dei pochi elementi verticali capaci di conferire unitarietà a un sistema come quello sanitario già troppo frammentato”.

“Invece di attuare l’articolo 32 della Costituzione e mettere riparo ad intollerabile diseguaglianze sociali e territoriali” incalza Troise “il Governo crea le premesse per smantellare l’universalismo e l’equità di accesso alle cure volute dalla legge 833, abbandonando a se stesso l’intero meridione che certo non assisterà inerme ad un ulteriore trasferimento di risorse”.

Per il segretario di Anaao, gli accordi che aprono alla prospettiva di ulteriori spazi di autonomia per le Regioni sono “un attacco in piena regola ai diritti di cittadinanza ed a quelli del lavoro che vuole trasformare in finzione contratti di lavoro nazionali prima ancora che vengano sottoscritti”.

Da qui l’auspicio che il nuovo Parlamento rifiuti “di avallare il nuovo attacco alla Costituzione e alla stessa unità del Paese” e l’impegno,  sull’esempio della Fnomceo, “per la modifica radicale del Titolo V della Costituzione per riportare in capo allo stato la garanzia dei diritti fondamentali, esigibili allo stesso modo per tutti i cittadini indipendentemente da residenza e reddito”.

Print Friendly, PDF & Email

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni