banner
martedì 16 Aprile 2024
banner

Francia, continua la querelle sul rimborso degli omeopatici

banner

Roma, 29 maggio – Continua in Francia la querelle sull’efficacia dell’omeopatia e sulla opportunità di continuare ad ammettere i suoi prodotti ai rimborsi sanitari (sia pure parziali), rinfocolata dall’appello firmato da una piattaforma di 124  medici e professionisti sanitari e pubblicato sul quotidiano Le Figaro, con la richiesta di bandire quelle che vengo definite  “pratiche esoteriche” dal campo della medicina.
Una ripresa di ostilità (in un Paese che è una delle patrie riconosciute dell’omeopatia) che nei giorni scorsi aveva indotto la ministra della salute Agnes Buzyn, come riferito dal nostro giornale, ad annunciare la volontà di condizionare il rimborso dell’omeopatia a una rigorosa valutazione scientifica. “L’omeopatia non è mai stata valutata dal punto di vista medico. Se è utile, rimarrà rimborsato. Se è inutile, cesserà di esserlo. Un dibattito sul punto verrà aperto quest’estate” aveva annunciato la titolare del dicastero, incassando i commenti favorevoli del fronte anti-omeopatia, soddisfatto per il cambio di orientamento di Buzyn,  fino a ieri favorevole, in linea di principio,  al mantenimento del rimborso dei farmaci omeopatici, riconoscendo loro un “probabile effetto placebo” e il fatto che “non fanno male”.
La virata ministeriale, però, sembra non preoccupare più di tanto gli ambienti omeopatici, almeno secondo quanto riferisce Le Quotidien du Medecin, riportando le dichiarazioni di Charles Bentz, presidente del  Syndicat national des Médecins homéopathe français (Snmhf).  Il quale nell’annuncio di Buzyn non percepisce alcuna ulteriore minaccia, considerandolo  piuttosto come un’opportunità per mostrare al mondo scientifico le virtù mediche dell’omeopatia e riguadagnare il vantaggio.

“Il principio di valutazione ci si addice perfettamente, è con gli omeopati e non contro di loro”, afferma Bentz.  “Questa estate metteremo insieme tutti gli studi esistenti, in particolare quelli che confermano che l’effetto dell’omeopatia è superiore all’effetto placebo, sotto forma di un white paper che daremo al Ministro all’inizio dell’anno scolastico”.
Questa linea di difesa non impedisce però alla Snmhf  di combattere colpo su colpo contro i 124 primi firmatari della piattaforma “anti-falso”, contro i quali verranno presentati singoli reclami presso gli ordini professionali di appartenenza: “Stiamo individuando gli ordini dipartimentali ai quali inoltrare e depositare il reclamo”  spiega Bentz. “Ci vorrà un po’ di tempo, andremo fino in fondo”.

Il sindacato dei medici omeopati ha anche ribadito la sua richiesta di un appuntamento con Agnès Buzyn, per ora senza risultato.

Print Friendly, PDF & Email

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni