
Santagada (Ordine di Napoli): “Denunciate chi vende i farmaci senza ricetta”
“Per acquistare prodotti a base di codeina, gocce o sciroppo che sia, è assolutamente obbligatorio esibire la ricetta del medico curante” ha spiegato -Santagada. “È chiaro che se il fenomeno è così diffuso potrebbe esserci chi non rispetta le regole”.
Il presidente dell’Ordine di Napoli va giù duro, affermando di avere tutte le intenzioni di punire “i farmacisti spregiudicati, perché non si scherza con la salute della gente e soprattutto con quella dei ragazzini”. Le sanzioni per chi vende farmaci senza ricetta medica sono severe, e vanno dalla censura alla radiazione dall’albo, con la cosneguente impossibilità di continuare a esercitare la professione. Ma – oltre all’apertura di un procedimento disciplinare a carico del farmacista che non rispetta le regole – in casi particolarmente gravi può intervenire anche la Asl e decidere di attuare provvedimenti restrittivi e sanzioni.
“A oggi non ho ancora ricevuto segnalazioni a riguardo” dice Santagada al quotidiano della sua città “ma invito tutti a farlo nel caso in cui si venisse a conoscenza di questo genere di azioni. Credo molto in questa professione e intendo far rispettare il lavoro della maggioranza dei farmacisti che lo fa seriamente e nel rispetto della deontologia”.
Il Mattino si diffonde anche in ulteriori informazioni sugli “indizi” della diffusione, tra i giovani napoletani, dell’uso improprio dello sciroppo a base di codeina, assumendolo come “purple drank” (dal colore violaceo che assume quando viene mischiato alla Sprite per renderlo più dolce), come i flaconi “trovati l’altra mattina, durante le pulizie, nella fontana in piazza Monteoliveto, punto di ritrovo per decine di ragazzi che frequentano il centro antico”. La questa ormai preoccupa anche gli amministratori, come il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che conferma l’allarme lanciato dal quotidiano napoletano: “Il dossier si allarga” afferma Borrelli. “In una città nella quale si registra un problema di carattere socio-sanitario legato all’abuso di alcol tra i giovani, è necessario intervenire con la massima attenzione per contrastare il fenomeno. Sempre più spesso si incrociano ragazzini in stato di incoscienza, riversi a terra dopo aver bevuto di tutto. Gli ultimi casi li abbiamo segnalati proprio durante il primo weekend dell’anno. Scene raccapriccianti consumate tra via Imbriani e via Carducci, sotto gli occhi di decine di persone”.
La denuncia pubblica di Santagada, intanto, ha inevitabilmente prodotto le prime reazioni all’interno della categoria. La prima a muoversi è stata l’Asfi, l’Associazione scientifica dei farmacisti italiani presieduta da Maurizio Cini, che nella stessa giornata di sabato ha predisposto un comunicato stampa per condannare la “pratica dissennata” della vendita dei farmaci senza ricetta, che “tradisce il rapporto fiduciario che è alla base deidell’affidamento da parte dello Stato dei servizio farmaceutico, nella forma della concessione statale, alla rete delle farmacie private“.
