Sanità, i professionisti della salute fanno rete: alleanza a difesa del Ssn

Sanità, i professionisti della salute fanno rete: alleanza a difesa del Ssn

Roma, 21 gennaio – Medici, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi: tutte le professioni della salute si avviano a stringere un’alleanza per lavorare in modo condiviso nell’interesse della sanità pubblica e della salute dei cittadini.

Questa l’indicazione scaturita da un incontro, tenutosi giovedì scorso a Roma nella sede della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri,, tra gli “stati maggiori” degli organismi di rappresentanza che riuniscono, in totale,  un milione e mezzo di professionisti della sanità: un intero “popolo” (termine oggi molto di moda)  che si accinge a offrire alle istituzioni e alla politica,  per il tramite degli Ordini profezzionali, le sue incontestabili competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini.

L’obiettivo è duplice, spegano  Fnomceo, Fofi, Fnopi, Fnovi, Fnopo, Fno Tsrm Pstrp e Consiglio nazionale Ordine psicologi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato, a 40 anni dall’istituzione del Ssn,  e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.

 “Quando si parla di salute, noi siamo i professionisti dell’assistenza” sottolineano le sigle ordinistiche. “Siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del Ssn”.

“Oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità”  spiegano ancora gli Ordini dei professionisti della salute. “Questo non è giusto nei confronti dei professionisti, e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio Sanitario Nazionale non solo tra una Regione e l’altra ma anche tra aree differenti all’interno delle Regioni stesse”.

Il prossimo e decisivo appuntamento è fissato per il prossimo 23 febbraio, quando tutte le professioni sanitarie si riuniranno a Roma in un Consiglio nazionale congiunto, che produrrà e voterà una mozione a sostegno del Servizio sanitario nazionale che sarà consegnata a Governo, Regioni e Parlamento: sarà il primo atto cngiunto e condiviso del “popolo della sanità” per  far sentire la sua voce nella gestione della salute pubblica.

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