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venerdì 29 Marzo 2024
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Credifarma, ritorna l’utile: nel 2018 risultato positivo netto di 1,75 milioni

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Roma, 12 aprile 2019 Credifarma torna all’utile. La finanziaria di riferimento delle farmacie ha archiviato il 2018 con un risultato positivo netto di 1 milione e 759 mila euro, evidenziando un buon andamento di gestione soprattutto a partire dal terzo trimestre, grazie all’acquisizione della maggioranza della società da parte di Banca Ifis completata a luglio 2018

A renderlo noto un comunicato della stessa società, spiegando che con l’entrata all’interno del Gruppo Banca Ifis e grazie alla partnership strategica pluriennale con Federfarma, oggi socio di minoranza della finanziaria, Credifarma è sempre più punto di riferimento per la finanza specializzata alle farmacie italiane. Nel 2018 è stata strutturata un’offerta di prodotti ampia e completa sia di breve sia di medio lungo termine, in grado di accompagnare anche i momenti di discontinuità aziendale, con progetti di digital trasformation orientati al miglioramento della customer experience del farmacista

Le nuove sinergie sia di costo sia di ricavo hanno permesso a Credifarma di presentarsi al mercato delle farmacie – che nel 2018 ha registrato una contrazione del giro d’affari dell’1,8% – in modo più dinamico, evoluto e completo

Nel 2018 abbiamo raggiunto un risultato economico importante, ancorché influenzato da una componente straordinaria: un risultato che Credifarma non realizzava da anni e nel primo trimestre 2019 abbiamo performato sopra le attese” dichiara Marco Alessandrini (nella foto),  amministratore delegato della società. “Questo dimostra il successo di questa nuova fase dove l’unicità e la specializzazione del modello di servizio sono sempre più apprezzate e riconosciute. Nel 2018 la nostra struttura commerciale si è ampliata, il brand è stato rinnovato e abbiamo continuato il nostro dialogo diretto con il territorio, condividendo esperienze e conoscenze grazie a Federfarma. Tutti elementi che hanno rafforzato la nostra missione di sostegno concreto alle farmacie italiane, che stiamo aiutando in particolare nella rimodulazione temporale del debito per sostenerne l’autonomia e l’indipendenza in questo momento di grande cambiamento”.

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