Roma, 29 ottobre – Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti parla di risultati straordinari, con più di un milione e mezzo di ricette trattate e un gran numero di medici e farmacie coinvolti. Quella della ricetta elettronica, partita ufficialmente il 1° ottobre scorso, è insomma una “rivoluzione” che sta andando bene su tutto il territorio regionale, in particolare nelle province del nord e in alcune Asl romane, dove la ricetta cartacea quasi non esiste più, mentre nel resto della Capitale e della sua provincia e nelle province di Frosinone e Latina, l’adeguamento procede più lentamente,
Le tempistiche registrate dalla Regione in questa prime settimane sono comunque in linea con il cronoprogramma regionale, che prevede la scomparsa definitiva della ricetta rossa dal prossimo mese di gennaio e l’introduzione di quella elettronica anche per la prescrizione di visite specialistiche.
In venti giorni, nella Regione Lazio sono stati coinvolti, in media, il 45% dei medici ed oltre l’80% delle farmacie. Ma disaggregando i dati, emerge che in alcune Asl, come Viterbo o Rieti, la copertura è quasi totale: nel capoluogo della Tuscia, i medici che utilizzano la ricetta dematerializzata raggiungono infatti oltre il 97,50% e le farmacie circa il 97%; a Rieti, i medici “convertiti” all’elettronica sono il 71.76% e le farmacie il 94.59%
“È possibile innovare la sanità, attraverso processi di risparmio senza intaccare i servizi. Parliamo di un cambiamento radicale che, grazie all’impegno di medici e farmacie, sta trasformando la nostra sanità regionale tra le più all’avanguardia” commenta soddisfatto Zingaretti.
A confermare la piena rispondenza delle farmacie di comunità al processo di dematerializzazione della ricetta è il presidente di Federfarma Lazio Osvaldo Moltedo, in alcune dichiarazioni rese al quotidiano farmacista33 e pubblicate oggi. “Per quanto riguarda le farmacie, non si rilevano particolari problematiche o criticità, anche perché abbiamo messo a disposizione un servizio di assistenza dedicato ai nostri associati per la risoluzione in tempo reale di eventuali problematiche tecniche” afferma Moltedo. “ Invece, qualche difficoltà iniziale è stata legata alle modalità di stampa del promemoria da parte dei medici. Le farmacie sono tutte pronte, sia sul fronte della strumentazione sia a livello di formazione, grazie al lavoro che abbiamo fatto prima dell’avvio. E, man mano che i medici partono, le farmacie vengono coinvolte in numero sempre maggiore.”
Il presidente di Federfarma Lazio, nell’occasione, lancia però un appello: “Lo abbiamo detto fin dall’inizio: i risparmi attesi dalla Regione sono notevoli. Ora ci aspettiamo che vengano, almeno in parte, reinvestiti nel settore delle farmacie, anche per compensare costi e investimenti che finora abbiamo sostenuto.”