Roma, 22 dicembre – Rovesciando il titolo della celeberrima rubrica Incredibile ma vero della gloriosa La settimana enigmistica, si potrebbe titolare Credibile ma falso la classifica dei nove falsi miti scientifici più duri a morire stilata da una delle più prestigiose testate del mondo, Nature.
La rivista ha, appunto, messo in fila la serie di teorie la cui erroneità è stata dimostrata negli anni con sperimentazioni, ma che continuano a circolare, ben radicate nel sentire collettivo. Milioni di persone in tutto il mondo continuano infatti a credere che la diagnosi precoce salvi la vita in tutti i casi di tumore, l’omeopatia sia un’efficace medicina alternativa, i vaccini che causino l’autismo, i radicali liberi aumentino il processo di invecchiamento. E questo perché, come hanno dimostrato alcuni esperimenti psicologici, più si tenta di sfatare questi assunti e dimostrarne la non veridicità, più resistono e si radicano, diventando ancora più forti. Così, in pratica, una volta che il “mito”, o pregiudizio, si è creato, è destinato a vivere per sempre, con tutte le conseguenze che ne derivano per medici e ricercatori, impegnati in una lotta impari per spiegarne l’insussistenza o non veridicità ai pazienti.
A guidare la classifica delle false credenze scientifiche, riassume un lancio Ansa, c’è la convinzione che screening regolari e diagnosi precoce salvino sempre dal tumore, anche se numerose ricerche hanno dimostrato che per alcune forme di cancro, come quello alla tiroide, alla prostata e al seno, la diagnosi precoce non è sempre salvavita.
Segue poi quello che sembra essere ormai una specie di indiscutibile dogma, cioè la teoria formulata nel 1945 secondo cui i radicali liberi sono responsabili dell’invecchiamento, mentre gli antiossidanti, che li neutralizzano, sono buoni per la salute. Già dagli anni 2000 i ricercatori hanno dimostrato, sui topi, che quelli che producono più antiossidanti non vivono più a lungo degli altri, ma il mercato dei prodotti con proprietà antiossidanti vere o presunte che siano, gode di ottima salute.
Falso anche il mito secondo cui gli uomini hanno un cervello molto più grande rispetto a quello degli altri animali: è sette volte più grande di quello degli animali della sua taglia, ma anche per topi, delfini e alcuni uccelli vale la stessa proporzione.
Così come è falso che si impara meglio seguendo la strategia di apprendimento preferita e che la crescita a dismisura della popolazione mondiale porterà carestie e povertà.
Tra i falsi miti duri a morire ce ne sono altri due molto famosi, come quello che l’omeopatia funzioni, quando diverse sperimentazioni hanno dimostrato il contrario, e che i vaccini causino l’autismo. Una teoria nata sulla scorta di uno studio (purtroppo pubblicato da Lancet, una delle riviste scientifiche più autorevoli) poi smentito, perché i dati erano stati contraffatti da un medico inglese che, in seguito, è stato radiato dall’albo con ignominia.