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martedì 17 Giugno 2025
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Gullotta (Fnpi) vs Bonaretti (Tavolo MISE): “Su fascia C e capitale dichiarazioni gravi”

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Roma, 1 febbraio – Le dichiarazioni rese da Paolo Bonaretti, consigliere del ministro dello Sviluppo economico e responsabile del tavolo sulla farmaceutica aperto dallo stesso Mise, nel corso di un’intervista pubblicata sabato scorso dal quotidiano di settore farmacista33 non sono piaciute davvero al presidente della Federazione nazionale delle parafarmacie, Davide Gullotta.

Che contesta, in particolare, l’affermazione secondo la quale la posizione del governo sulla riserva dei farmaci di fascia C in farmacia voluta dal governo va mantenuta, perché “così dev’essere in considerazione di due motivi”.

Il primo è “la salute dei cittadini” e la necessità di evitare di “incentivare la spesa out of pocket e il consumo di farmaci, quindi i canali distributivi devono essere canali controllati”. Il secondo, la necessità di tutelare le farmacie dei piccoli centri, dal momento che – secondo quanto afferma Bonaretti nell’intervista citata – “una distribuzione indiscriminata dei farmaci potrebbe mettere in discussione la presenza di queste farmacie dal punto di vista della concorrenza, e questo si tradurrebbe in ulteriori costi per il Sistema sanitario nazionale.”
“Le parole di Bonaretti inducono a credere che al tavolo sulla farmaceutica del MISE si giochi una partita e a quello convocato dal ministero della Salute se ne gioca invece un’altra”
osserva Gullotta. “L’impostazione scelta nell’impostare i lavori del secondo, infatti, è stata quella di valorizzare il ruolo professionale del farmacista, a tutela della salute dei cittadini, a prescindere dal luogo dove egli esercita la professione. Bonaretti, che coordina il tavolo del MISE, se ne esce invece a dire che quando si dispensa un farmaco di fascia C la salute è tutelata dal luogo, non dal professionista, che è esattamente lo stesso in farmacia e nella parafarmacia. Dimenticando clamorosamente, peraltro, quando parla di canali controllati, che anche le parafarmacie sono soggette al controllo delle Asl e delle autorità sanitarie.”

“Bonaretti avrà l’amabilità di spiegare dando voce alla sua posizione, apodittica e di fatto già schierata, intende prefigurare quella del tavolo che coordina “ continua Gullotta, davvero irritato per la sortita dell’esponente del ministero “e magari sarà anche così gentile da spiegare come mai le sue affermazioni sui presunti danni che la eventuale liberalizzazione della fascia C arrecherebbe alle farmacie rurali ripetono pedissequamente quelle di Federfarma, nonostante queste siano in aperta contraddizione con ogni evidenza, prima tra tutte quella che le parafarmacie notoriamente non vengono aperte nei piccoli centri.”

I toni più forti, però, il presidente Fnpi li riserva alle dichiarazioni sull’ingresso del capitale in farmacia, che a suo giudizio Bonaretti incassa con un eccesso di naturalezza che appare fuori luogo “Parlare di capitale e di catene come di un dato di fatto che ormai c’è e del quale non resta da fare altro che valutare l’impatto sul sistema è a dir poco offensivo” attacca Gullotta. “Bonaretti dimostra di non tenere in alcun conto che l’ingresso degli interessi del capitale in un sistema chiuso qual è quello delle farmacie italiane non favorirà la concorrenza ma, al contrario, produrrà inevitabilmente la concentrazione e la creazione di oligopoli che, altrettanto inevitabilmente, per loro natura e cultura tenderanno a mortificare la componente professionale, con tutto quello che ne consegue anche in termini di rischi per la salute pubblica. Ma forse la questione, per Bonaretti e il tavolo del MISE, non si pone. La speranza è che se la pongano, valutandone con attenzione ogni aspetto, i senatori che presto dovranno pronunciarsi sul ddl Concorrenza:.”

Gullotta, al riguardo, annuncia che il Fnpi non lascerà nulla di intentato per ottenere correzioni del testo in grado che siano autenticamente pro-concorrenziali e vadano in direzione dell’interesse generale del Paese, anticipando che domani sarà ospite di Ballarò, la trasmissione di RaiTre condotta da Massimo Giannini, in una puntata che dovrebbe anche occuparsi anche di alcuni aspetti del disegno di legge sul mercato e la concorrenza.

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