Roma, 22 giugno – L’appuntamento è alle 19 di oggi, nella sede del Nobile Collegio Chimico farmaceutico ai Fori Imperiali, a Roma, dove gli Ordini dei farmacisti del Lazio hanno organizzato il convegno intitolato Nel segno del rispetto: i rapporti di lavoro tra regole, opportunità e deontologia, per un esame, un confronto e un dibattito sulle criticità prodotte dall’applicazione, nei rapporti di lavoro dei farmacisti in farmacia, di forme contrattuali atipiche.
Rappresentanti degli Ordini (i lavori saranno aperti da una presentazione di Emilio Croce, presidente dell’Ordine di Roma, ma ci saranno ovviamente anche Roberto Pennacchio, Lucio Pantano, Pierluigi Cortellini e Salvatore Menditto, presidenti rispettivamente degli Ordini di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo), del sindacato dei titolari (interverrà il presidente di Federfarma Lazio Osvaldo Moltedo) e delle sigle sindacali confederali, insieme a dirigenti del ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’assessorato al Lavoro della Regione Lazio e a esperti in contrattualistica e consulenza del lavoro, discuteranno ogni aspetto della controversa questione, che produce pericolose distorsioni all’interno della già difficile situazione occupazionale dei laureati in farmacia, a causa del ricorso improprio a istituti contrattuali nati con ben altri scopi e per altri ambiti, come, solo per fare un esempio, il tirocinio di aggiornamento.
Il convegno sarà anche occasione per chiedere agli amministratori del Lazio – che saranno rappresentati nell’occasione dal consigliere regionale Michele Baldi (nella foto) – chiarimenti risolutivi sulle norme regionali di recepimento delle linee guida nazionali in materia di tirocini di formazione e orientamento: l’obiettivo è quello di ottenere prese di posizione ufficiali che confermino senza alcuna possibilità di dubbio l’inapplicabilità di queste forme contrattuali in farmacia a dipendenti laureati e iscritti all’albo professionale.
