Roma, 22 giugno – Il rovescio elettorale del Pd alle elezioni amministrative appena concluse? È certamente imputabile anche al “tradimento” dei suoi elettori perpetrato dal Partito guidato da Matteo Renzi, che è anche capo del governo.
Questa la tesi sostenuta in un comunicato diffuso ieri da Ivan Ruggiero, presidente di Libere parafarmacie italiane, secondo il quale tra gli elettori traditi vanno certamente compresi anche i farmacisti degli esercizi di vicinato abilitati alla vendita di farmaci, istituiti proprio dal provvedimento varato nel 2006 da un ministro del Pd, Pierluigi Bersani.
Da allora a oggi, però, molte cose sono cambiate, secondo Ruggiero: “Il Pd ha rinnegato se stesso, dichiarando più volte, anche in assemblee organizzate da Federfarma, che il decreto Bersani era stato un errore” scrive il leader di Lpi.
Inevitabile, a quel punto, il disappunto e il dissenso – più volte rappresentati nei mesi scorsi – del mondo delle parafarmacie, disappunto e dissenso che hanno certamente trovato espressione anche nel voto per i Comuni.
“Un governo che non s’interessa dei professionisti, come fa con la nostra categoria, mettendo a repentaglio tante attività, che sono a rischio chiusura, è un governo che non tiene a cuore gli interessi dei cittadini e dell’Italia intera” scrive Ruggiero, aggiungendo che gli esiti delle amministrative riflettono “il malessere del nostro Paese.”
“Noi esistiamo e meritiamo il rispetto e l’attenzione di tutte le istituzioni, chi ci governa o ci governerà in futuro non può continuare a ignorarci” conclude il presidente Lpi. “L’Italia può ripartire solo avviando il motore dell’economia del nostro Paese e le parafarmacie possono fare da volano, bisogna solo dare fiducia ai giovani abolendo politiche preistoriche e avviando un serio processo di cambiamento politico-culturale.”