Roma, 14 ottobre – La considerazione di base, in fondo, è semplice: la farmacia, che è un presidio sanitario di prossimità, ha già metabolizzato una significativa trasformazione ontologica, che l’ha portata a essere non più un semplice punto di erogazione di farmaci e prodotti, ma una struttura multitasking di prodotti, servizi e prestazioni sanitarie. Perché, dunque, non proseguire il cammino evolutivo, spingendo l’acceleratore dei servizi anche in altri ambiti?
Proprio questa è la nuova sfida scaturita dall’ultima edizione di PharmEvolution, la tre giorni della farmaceutica appena conclusa a Catania: mettere a disposizione dei cittadini utilissimi servizi “di sportello”, come quello di far pagare i bollettini postali in farmacia con il Pos.
Una novità assoluta per il nostro Paese, come ha voluto sottolineare Gioacchino Niccolosi (nella foto) vicepresidente nazionale di Federfarma e “padrone di casa” della manifestazione, nella sua qualità di presidente dell’associazione dei titolari di Catania.
“Bisogna puntare a erogare prestazioni aggiuntive al cittadino, sempre in un’ottica di servizio per la comunità” ha detto Nicolosi. “Le farmacie rurali e dei piccoli centri sono spesso l’unico presidio sociosanitario rimasto in comuni che, per la spending review, hanno subìto il taglio dellestrutture sanitarie e degli uffici postali. In questi centri, dove il 90% della popolazione è costituito da anziani, pagare la bolletta dell’Enel, del gas o anche una multa, può diventare un problema reale. L’obiettivo è risolvere queste difficoltà attraverso la capillare rete delle farmacie, che in Italia conta oltre 18.200 punti aperti al pubblico tutti i giorni, 24 ore su 24, con il sistema della turnazione”.
Il servizio, nato dalla collaborazione tra Igea Banca e il Gruppo Bassilichi (azienda fiorentina attiva nell’ambito dei payments), è già pronto a partire. “Non si tratta di entrare in concorrenza con altre categorie, cui finora è stato demandato il pagamento dei bollettini – ha puntualizzato Nicolosi – ma di offrire un servizio alle fasce più deboli della popolazione che potranno così rivolgersi alla farmacia più vicina a casa, in qualunque ora della giornata e persino nei giorni festivi, evitando lunghe attese agli sportelli postali”.