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venerdì 19 Aprile 2024
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Parafarmacie, la risposta a Fregolent del Mnlf: “Le chiacchiere stanno a zero”

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Roma, 26 ottobre –  A seguito delle dichiarazioni rese qualche giorno fa dalla deputata Pd Silvia Fregolent (nella foto) in ordine della necessità di intervenire per risolvere – magari con un nuovo concorso com misure ad hoc –  “l’anomalia tutta italiana delle parafarmacie”,il Movimento nazionale dei liberi farmacisti interviene oggi con un comunicato stampa nel quale, “pur valutando positivamente l’interesse per la tematica della deputata”,  rileva anche “alcune evidenti incongruenze ed errori di valutazione”.

La nota alla stampa esordisce con il  perentorio invito a Fregolent di andarsi a ripassare “il significato della sentenza della Corte Costituzionale, la quale non ha assolutamente vietato, perché non lo poteva fare, la vendita dei farmaci di fascia C al di fuori della farmacia, ma si è espressa su una “improvvida” richiesta d’incostituzionalità della norma che ne affida il monopolio alle farmacie. Solo su questo, e non su altro la Consulta si è espressa, nulla vieterebbe al Parlamento di modificare la norma quando e come vuole”.

In secondo luogo, a giudizio del Mnlf definire “errore”, come fa la deputata del Pd,  “la liberalizzazione dei farmaci d’automedicazione e la conseguente nascita delle parafarmacie, insistendo sul concetto di anomalia italiana caro ai conservatori di entrambe le sponde parlamentari, significa insistere su un falso clamoroso: le parafarmacie esistono anche negli altri Paesi europei, l’unica differenza, meritevole, è che in Italia si è guardato con maggiore attenzione alla tutela della salute dei cittadini prevedendo l’obbligo della presenza di un farmacista”.

Questa sì è l’anomalia virtuosa che sia ieri che oggi diversi esponenti politici vicini all’associazione dei titolari di farmacia vorrebbero eliminare” continua il comunicato “con l’intento di cancellare la presenza delle parafarmacie indipendenti dal mercato e creando, al contempo, i drugstore del ‘fai da te’ farmaceutico.

Ciò che più rattrista, però, secondo Mnlf, “sono le parole in libertà sui concorsi, perché bisogna spiegare bene conoscendo il passato come sia possibile modificare un iter già avviato, sapendo, molto bene che il concorso straordinario fu istituito, grazie ad un blitz notturno, proprio per evitare la liberalizzazione dei farmaci di fascia C. Un blitz di stampo smaccatamente corporativo”.

“Se la deputata Fregolent era ed è a favore del libero esercizio della professione” chiedono al riguardo i liberi farmacisti “perché non si è battuta quando era relatrice del ddl Concorrenza alla Camera? L’imput lo aveva ricevuto dall’Antitrust, non dai titolari di parafarmacia e l’autorevolezza del ruolo lo permetteva”.

“A queste legittime perplessità è bene che la deputata risponda al più presto, perché altrimenti il dubbio che tali dichiarazioni abbiano come unico obbiettivo quello di raschiare il barile in vista del referendum del prossimo 4 dicembre sorge spontaneo” conclude la nota del Mnlf, che invita la  deputata Fregolent a produrre fatti “ma prima del voto, così sarà più facile fugare dubbi e perplessità e nessuno potrà pensare di venir preso in giro”.

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