Ccnl farmacie, Racca risponde a Fofi: “Per il rinnovo non servono altri tavoli”

Ccnl farmacie, Racca risponde a Fofi: “Per il rinnovo non servono altri tavoli”

Roma, 2 marzo – Arriva a strettissimo giro, sull’house organ del sindacato Filodiretto, la risposta di  Federfarma alla “sollecitazione” del presidente della Fofi  Andrea Mandelli finalizzata a individuare e rimuovere il prima possibile gli ostacoli che hanno fin qui impedito di portare avanti le trattative per il rinnovo del Ccnl dei dipendenti delle farmacie private, scaduto il 31 gennaio 2013. Ed è una risposta che, per quanto garbata nei toni, chiude la porta in faccia all’invito della federazione professionale,  che aveva offerto la sua disponibilità ad aprire un tavolo di lavoro “nell’ambito del quale, in via ricognitiva, individuare le tematiche di maggior rilievo per la professione”, con l’obiettivo di “superare le criticità e le divergenze che si frappongono al raggiungimento di un nuovo accordo“.

La presidente Annarosa Racca (nella foto) tiene il punto e, nella sostanza, non sposta di un millimetro la posizione fin qui mantenuta dal suo sindacato a proposito del rinnovo del Ccnl, che afferma però di tenere nella “massima considerazione”, anche in ragione del fatto che i dipendenti “costituiscono un patrimonio prezioso” delle farmacie rappresentate da Federfarma.

“Proprio per questo sono la prima a rammaricarmi del protrarsi di questa carenza contrattuale” afferma Racca, negando però subito che i ritardi possano dipendere da “negligenze della Federazione o da difficoltà nell’approntare la piattaforma negoziale d‘avvio, sulla quale, anzi, all’interno del sindacato sono in corso già da tempo le più ampie riflessioni”. Unica responsabile dell’impasse, afferma Racca ribadendo per filo e per segno la posizione fin qui mantenuta dal sindacato dei titolari, “rimane l’indeterminatezza dello scenario di breve periodo, all’interno del quale alcune incognite attendono ancora di essere sciolte. È il caso del ddl Concorrenza, che ricollocherà le farmacie in un contesto d’impresa totalmente nuovo, e della nuova convenzione con il Ssn, senza la quale non ci sono certezze sulla sostenibilità economica della distribuzione del farmaco e dell’offerta di nuovi servizi”.
Da ultimo, Racca spranga le porte alla proposta Fofi di istituire un “tavolo di lavoro preparatorio” per spianare il terreno alla contrattazione sindacale, affrontata soltanto al termine della sua replica, quasi a rimarcare l’attenzione residuale che essa merita: le sedi per il confronto sui problemi ci sono già, spiega Racca, e sono il tavolo negoziale con i sindacati confederali e – se si rendesse necessario (e soprattutto se dal dicastero arrivasse finalmente un segnale di interesse per la vicenda contrattuale delle farmacie private, NdR) –  il tavolo di mediazione al ministero del Lavoro.  Bastano e avanzano, per Federfarma, evidentemente convinta che di altri tavoli o tavolini che, più che contribuire a sciogliere i nodi, finirebbero per stringerli e complicarli ulteriormente, non c’è proprio alcuna necessità.

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