Elezioni Fnpi, l’annuncio del confermato presidente Gullotta: “Tra sei mesi lascio”

Elezioni Fnpi, l’annuncio del confermato presidente Gullotta: “Tra sei mesi lascio”

Roma, 24 ottobre – Sarà ancora Davide Gullotta (nella foto) a guidare la Federazione nazionale delle parafarmacie italiane. Questo l’esito delle consultazioni per il rinnovo del vertice del sodalizio, svoltesi a Roma domenica scorsa, 22 ottobre.

La riconferma di Gullotta, però, è a termine: lo stesso presidente ha infatti subito annunciato che entro sei mesi  passerà la mano: “Ho vinto una farmacia partecipando, in associazione, al concorso straordinario” spiega Gullotta “e per quanto ne abbia subito informato tutti i colleghi, c’è stato chi ha preso le mosse da questa normalissima vicenda per attaccare me e la Federazione. Proprio per evitare di esporre la Fnpi ad altri attacchi strumentali, lascerò presto la presidenza ad altri: i colleghi anche più bravi di me non mancano davvero”.

Il successore di Gullotta, con ogni probabilità, sarà espresso all’interno del board di vertice che lo affianca alla guida di Fnpi, composto da Matteo Branca (Lombardia), Francesco Provenzano (Calabria), Sebastiano Limma (Sicilia), Stefano Migliori (Lazio) e Angelo Occhipinti (Sardegna).

Il rinnovo dei vertici della sigla delle parafarmacie è stato anche l’occasione per fare un bilancio dell’attività di rappresentanza svolta dal 2014 (anno della fusione per incorporazione con Anpi, l’associazione nazionale della parafarmacie italiane) a oggi: “Fnpi è cresciuta moltissimo nei numeri ed è riuscita a essere una voce sempre presente nel dibattito di settore, diventando il punto di riferimento delle parafarmacie italiane, delle quali ha cercato di rappresentare le istanze in ogni sede istituzionale, sostenendole con la forza degli argomenti e con molta determinazione” afferma Gullotta, riconoscendo però che “i risultati concreti sono stati inferiori a quanto avremmo voluto e, per come la penso io, ci era anche dovuto“.

Il servizio farmaceutico italiano è un sistema conservativo che purtroppo trova sponde robuste in certi settori della politica” chiarisce il presidente Fnpi. “Inevitabilmente, ci siamo trovati davanti a un muro di gomma contro il quale sono andate a sbattere e rimbalzare molte nostre richieste, perdendo così anche l’occasione di disegnare finalmente una cornice normativa più chiara per l’intero settore della distribuzione dei farmaci, inquadrando anche la novità rappresentata dai nostri esercizi”.

“È un obiettivo, quello di regole finalmente chiare e univoche, che continueremo a perseguire con tutta la forza di cui disponiamo” continua Gullotta “senza perdere tempo a inseguire le ipotesi chimeriche di sanatoria o riassorbimento che dir si voglia, che ogni tanto  – in modo tutt’altro che disinteressato – qualcuno ci sventola davanti agli occhi proprio per distoglierci dall’obiettivo di chiedere quella che, in uno Stato civile, è una precondizione che va garantita a tutti: la certezza delle regole. Invece, le parafarmacie, a 11 anni dalla loro nascita, sono deliberatamente e colpevolmente lasciate in un limbo, in una condizione di incertezza che impedisce di pianificare, costruire, crescere e ragionare in termini di futuro”.

“Non bastasse, ci sono dei campioni del mondo di giro della frittata per i quali proprio questo quadro di incertezza, da loro voluto, sarebbe la prova provata del fallimento dell’esperienza parafarmacie” sostiene ancora il presidente Fnpi. “Se c’è chi sostiene che aver aperto 4000 esercizi nel Paese, creando migliaia di posti di lavoro che hanno permesso di sostenere migliaia di famiglie è un fallimento, o è in evidente malafede o deve rivedere alla base il suo rapporto con la realtà”.

Gullotta, in particolare, punta l’indice contro il presidente della Fofi, Andrea Mandelli: “Parla della Federazione che presiede come della casa di tutti i farmacisti, salvo poi disinteressarsi nei fatti di migliaia di colleghi che, aprendo i loro esercizi, hanno rappresentato una valvola di sfogo alla crisi occupazionale” afferma il presidente delle parafarmacie. “Una crisi che la Fofi e il suo presidente vorrebbero risolvere in senso sempre più corporativo, introducendo il numero chiuso che finirebbe inevitabilmente per privilegiare chi è già dentro il sistema, anziché andando a rivedere e ridurre rigidità come la pianta organica e l’ereditarietà della concessione”.

“La Fnpi e tutte le parafarmacie italiane, comunque, non demorderanno” assicura Gullotta. “Prima o poi il principio di equità o almeno la sua parvenza dovrà pure trovare diritto di cittadinanza anche nel nostro strano Paese, dove si nega a piccoli esercizi gestiti da farmacisti iscritti all’Albo la possibilità di esercitare la loro attività in condizioni decenti e tali da consentire loro di rappresentare un’ulteriore risorsa di salute per il Paese, e dall’altra si vara una legge che spalanca le porte del servizio farmaceutico agli oligopoli. E dove politica e istituzioni, con  evidente sprezzo del ridicolo, vietano alle parafarmacie un servizio chiesto da anni come la prenotazione di visite mediche, salvo consentire a Fieg e Anci di siglare un’intesa che consenta di effettuarle nelle edicole. Sembra “Scherzi a parte”, ma purtroppo è l’Italia” afferma Gullotta, in ogni caso fermamente determinato a continuare la battaglia, anche quando, tra qualche mese, lascerà la carica appena confermatagli: “La parabola delle parafarmacie, istituite da una legge dello Stato, e le loro sorti future sono ormai diventate una questione di civiltà”  conclude il presidente della Fnpi “e le battaglie di civiltà vanno combattute fino in fondo, costi quel che costi. Ed è quello che faremo”.

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