Roma, 3 aprile – Con un comunicato diramato ieri, Walgreens Boots Alliance ha reso noti i risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale 2019, che hanno registrato un aumento delle vendite del 4,6%, a 34,5 miliardi di dollari. Per contro, però, il risultato operativo è diminuito del 23,3% a $1,5 miliardi e il risultato operativo rettificato segna un calo ancora più pronunciato del 10,4% a $1,9 miliardi. In discesa anche l’utile per azione (meno 8,3% a $1,24) e l’utile per azione rettificato, meno 5,4% a $1,64.
L’outlook per l’anno fiscale 2019 prevede una crescita dell’utile per azione rettificato per l’anno fiscale 2019 sostanzialmente piatta, a tassi di cambio costanti. Da qui la determinazione della società ad accelerare sulle priorità di trasformazione del business, intensificando le iniziative già in essere e un modello di business in grado di generare una crescita sostenibile nel lungo periodo dell’utile per azione rettificato, a tassi di cambio costanti. Altro fronte di azione, il programma di trasformazione di gestione dei costi: la società ha innalzato gli obiettivi di risparmio di costi annuali da oltre $1 miliardo a oltre $1,5 miliardi entro l’anno fiscale 2022.
“Le sfide di mercato e i macro trend che già da tempo conosciamo hanno subito un’accelerazione e il risultato è che il trimestre appena concluso è stato il più difficile dalla creazione di Walgreens Boots Alliance” dichiara Stefano Pessina (nella foto), executive vice chairman e CEO di Wba. “Nel corso del trimestre, ci sono state significative pressioni sui rimborsi, aggravate da una minore deflazione dei generici, oltre al protrarsi di situazioni difficili nei mercati di consumo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Pur avendo avviato diverse azioni per far fronte a queste dinamiche, la nostra risposta non è stata abbastanza rapida a fronte di queste condizioni di mercato, e così abbiamo avuto un trimestre deludente, non in linea con le nostre aspettative. Di conseguenza, ci attendiamo una crescita dell’utile per azione rettificato sostanzialmente piatta per l’anno fiscale 2019”.
“Agiremo con molta più decisione in risposta a questi rapidi mutamenti” prosegue il manager italiano. “Ci stiamo concentrando sui nostri punti di forza e sulle aree di debolezza operativa, attraverso diverse nomine di livello senior, per favorire il cambiamento e accelerare la digitalizzazione e la trasformazione del nostro business. In questo senso, accelereremo la realizzazione delle nostre iniziative in partnership, sviluppando completamente i nostri store come centri per la salute, ridisegnando l’offerta retail, ottimizzando la presenza dei nostri punti vendita, nonché innalzando il nostro obiettivo di risparmio di costi da $1 a $1,5 miliardi all’anno. In seguito a queste azioni” conclude Pessina “il nostro modello di business potrà generare una performance migliore nell’anno fiscale 2020, posizionandoci per una crescita dell’utile per azione rettificato a un tasso ‘mid-to-high single digit’ negli anni a venire”.