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venerdì 29 Marzo 2024
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Irbm e Cnccs: “Denuncia in procura per tutelare ricerche e nostra reputazione scientifica”

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Roma, 27 maggio – La Irbm spa, azienda che opera nel settore delle biotecnologie e della farmaceutica e il Consorzio Cnccs (Collezione nazionale dei composti chimici e centro screening) hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma a tutela della reputazione delle aziende e dell’attività scientifica e dei propri scienziati. Lo riferisce un lancio dell’agenzia Adn Kronos.

“È sconcertante che proprio alla vigilia di un importante annuncio relativo alla scoperta della molecola che può eradicare l’epatite B” dichiara Piero Di Lorenzo, presidente dell’Irbm (nella foto), “organi di stampa, strumentalmente attivati nell’ambito di una ormai chiara strategia associativa, riportino frasi e concetti che mettono in discussione la correttezza gestionale e la reputazione scientifica dell’Irbm e del Consorzio Cnccs. Non permetteremo a nessuno di infangare per opachi motivi, che spetterà alla magistratura chiarire, il prestigio di un Centro di ricerca che è considerato una eccellenza del Paese e può vantare risultati scientifici come la messa a punto, in partnership paritaria con la Okairos, del vaccino antiEbola, e collaborazioni con le più importanti università e farmaceutiche al mondo”.

Nello specifico dei fondi pubblici, utilizzati nell’arco di nove anni dal Cnccs e dall’Irbm, conclude la nota, “ nei prossimi giorni con i partners coinvolti nei progetti, verrà convocata una conferenza stampa per la presentazione dei dati scientifici della suddetta scoperta”.

Gioverà ricordare che il Cnccs è un consorzio pubblico-privato con sede a Pomezia costituito nel 2010 dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e da Irbm Science Park. La ricerca  che – secondo quanto lasciano intendere le dichiarazioni di Di Lorenzo –  qualcuno rischia di danneggiare con strategie mediatiche strumentalmente utilizzate per instillare sospetti sulla correttezza dello stesso consorzio e di Irbm, ha già concluso la fase preclinica, che ha già fatto registrare interesse da parte delle multinazionali farmaceutiche.

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