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venerdì 29 Marzo 2024
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Omeopatia in discussione anche in Germania, esclusa in due Land dall’Ecm dei medici

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Roma, 30 ottobre – La situazione si mette davvero male, per l’omeopatia: se anche la Germania, da sempre patria riconosciuta del verbo omeopatico, comincia a metterlo in seria discussione, adottando provvedimenti che escludono la materia dall’ambito della formazione continua dei medici, significa che qualcosa

Ma veniamo alla notizia, diffusa da Daz.on line, il portale informativo della Deutscher Apotheker Zeitung, la più autorevole rivista di settore tedesca: le “kammern” dei medici (assimilabili alle  nostre associazioni professionali) di Bremen e Sachsen-Anhalt hanno appunto depennato l’omeopatia dal novero delle materie che debbono rientrare nell’aggiornamento obbligatorio degli iscritti. È doveroso precisare che si tratta di provvedimenti regionali, relativi appunto a Brema e alla Sassonia-Anhalt,  che non modificano le indicazioni fornite al riguardo dalle linee guida del Bundesärztekammer, in sigla Bäk, il  sindacato federale. Ma le decisioni delle due kammern regionali resta comunque significativa, anche in ragione della motivazione che le sostiene: l’omeopativa è priva di evidenze scientifiche che ne dimostrino l’efficacia.

Il colpo alla botte, tuttavia, è accompagnato da un colpo al cerchio: il presidente della kammern sassone Simone Heinemann-Meerz, assicura infatti che gli iscritti saranno comunque liberi, ove lo ritengano, “di praticare la disciplina e prescrivere ai loro pazienti i trattamenti che ritengono più adeguati”. E pazienza se, al riguardo, saranno meno aggiornati di prima: l’accorrentamento dei saperi su una disciplina ritenuta priva di adeguati fondamenti scientifici viene evidentemente ritenuta una sinecura.

Di parere opposto, ovviamente, l’associazione dei medici omepati (in Germania sono settemila i camici bianchi che si fregiano della qualifica di “omeopati”)  la cui presidente, Michaela Geiger parla di “grande passo indietro”, soprattutto alla luce del fatto che appena lo scorso anno la stessa Conferenza nazionale dei medici tedeschi, accettando la proposta che i medici potessero qualificarsi come “omeopati”, aveva fornito alle kammern regionali  le indicazioni per recepire tale facoltà nei loro regolamenti. Cosa che, però, non tutte le associazioni regionali dei medici si sono preoccupate di fare.

Ora, quasi a ciel sereno, arriva la presa di distanza dei medici di Brema e della Sassonia-Anhalt, E per l’omeopatia non è davvero un buon segno.

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