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giovedì 18 Aprile 2024
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Covid-19, l’estenuante guerra contro le fake news, eccole le ultime 10 sfatate dal ministero

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Roma, 6 aprile – Le fake news su Covid-19 sono un fenomeno che rischia di complicare terribilmente un problema che è già drammaticamente complicato di suo. Comprensibile quindi che il Governo corra ai ripari: sabato scorso, 4 aprile, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria  Andrea Martella ha firmato il decreto che istituisce una task force  di esperti incaricati di dare a una mano a individuare e disinnescare le troppe bufale sul coronavirus che circolano sui mezzi di informazione.

Su questo fronte, è ovviamente molto attento e attivo anche il ministero della Salute, che ogni settimana stila l’elenco delle fake news più  diffuse in circolazione allo scopo esclusivo di smentirle e ristabilire la verità. Considerata la potenza di fuoco e la pervasività dei nuovi strumenti di comunicazione, in particolare le piattaforme social, che hanno una capacità diffusiva davvero micidiale (anche per questo l’Oms ha coniato il neologismo “infodemia”, per indicare l’eccesso di informazioni, molto spesso tutt’altro che accurate, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno), la lotta rischia di essere impari, ma va in ogni caso combattuta, e senza arretrare.

Queste le 10 bufale sfatate nell’ultima settimana dal ministero della Salute.

1. Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l’acqua del rubinetto
Falso Bere l’acqua del rubinetto è sicuro. Le pratiche di depurazione cui è sottoposta l’acqua del rubinetto sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione.
2. Il virus si trasmette per via alimentare
Falso Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.
3. Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus
Falso Non ci sono evidenze scientifiche che gli essiccatori per mani ad aria calda siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro è quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. Dopo aver pulito le mani bisogna asciugarle accuratamente.
4. Le mascherine fatte in casa proteggono dal nuovo coronavirus
Falso L’uso di maschere fatte in casa o di stoffa (ad esempio sciarpe, bandane, maschere di garza o di cotone) non è consigliato: non sono dispositivi di protezione (Dpi) e quindi non hanno i requisiti richiesti ai Dpi e la loro capacità protettiva non è nota.
5. Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto dal nuovo coronavirus
Falso Indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre l’uso razionale delle mascherine è importante, per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
6. Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19
Falso Secondo l’Oms è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus Sars-CoV-2 in quanto l’atto del fumo fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere già una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite.
7. Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina
Falso Non ci sono attualmente evidenze che i cani e gli animali d’affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa è opportuno provvedere alla sua igiene pulendo prima le zampe con prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro) e poi asciugandole bene. Non vanno usati prodotti aggressivi né quelli a base alcolica perché possono indurre fenomeni irritativi, causando prurito. Il mantello va, invece, spazzolato e poi passato con un panno umido.
8. Fare un bagno caldo previene il Covid-19
Falso Fare il bagno caldo non previene lo sviluppo di COVID-19. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37° C, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Il modo migliore per proteggersi da Covid-19 è lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzione a base di alcol. In questo modo si eliminano i virus eventualmente presenti sulle mani e non si corre il rischio di infezioni che potrebbero verificarsi toccando naso, bocca e occhi.
9. Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus
FalsoLe evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido.
10. Se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione
Falso Non esiste ancora nessuna terapia utilizzabile in via preventiva. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di Covid-19 e l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha comunicato che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I. Si tratta però ancora di studi sperimentali e nessun farmaco ha ancora dimostrato la sua efficacia nel trattamento di Covid-19.

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