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venerdì 29 Marzo 2024
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Ancora lutti per Covid in farmacia, due nuove vittime in Sicilia

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Roma, 24 novembre – Il Covid colpisce ancora la famiglia dei farmacisti, provocando altre due vittime in Sicilia. La malattia ha stroncato ieri Antonio Pampallona, ben noto alla comunità professionale per il suo impegno all’interno dell’Ordine di Catania, dove per tre mandati ha rivestito la carica di vicepresidente. Dopo aver esercitato a lungo l’attività professionale nel servizio professionale dell’Asp del capoluogo etneo, Pampallona era passato dietro il bancone, nella farmacia Semini di Caltagirone, di cui era socio titolare.

Il virus lo ha colpito proprio lì, mentre come ogni giorno era  al servizio dei suoi pazienti, paradigma inappuntabile di una professione che opera in quella prossimità che per altri è spesso solo una parola da evocare secondo convenienza, ma che per i farmacisti (come ha del resto riconosciuto nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza) è la dimensione concreta e quotidiana dell’esercizio professionale.

Anche  Rosario Guastella, 67 anni (nella foto a destra), originario di Comiso ma da moltissimi anni farmacista a Vittoria (Ragusa), ha pagato la prossimità concreta, fatta di vicinanza e di servizio, che è la cifra distintiva della professione farmaceutica, suscitando un profondo cordoglio nella sua città adottiva, dove – così come peraltro altrove – le rigide regole di confinamento per chi entra in contatto con il coronavirus non sono da tutti nè sempre rispettate. Al riguardo, il presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Luigi Bianculli, ha inviato una lettera ufficiale a tutte le autorità della provincia per segnalare la costante presenza, in particolare nelle farmacie di Vittoria, di soggetti contagiati da Covid-19, che circolano liberamente  in spregio delle norme, rischiando di provocare seriamente un’esponenziale aumento della diffusione del coronavirus in città e tra i propri familiari.

La scomparsa di Guastella ha spinto la Commissione straordinaria che amministra la città a rinnovare “l’appello alla cittadinanza ad assumere atteggiamenti semplicemente responsabili e uscire di casa solo nei casi consentiti dalla normativa”.

C’è però anche una terza vittima – anche se non farmacista – da aggiungere alla lista dei lutti della farmacia per Covid. Si tratta di Vincenzo Tarquini, 55 anni, morto venerdì scorso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Mazzini di Teramo. Lavorava nella  “Farmacia della Piazza al centro di Montorio al Vomano, cittadina del Teramano con altissima incidenza di contagi. Commosso e commovente il messaggio con il quale il titolare dell’esercizio e i suoi colleghi lo ricordano su Facebook: “Oggi se ne va una persona speciale. Lavoratore formidabile, con una gentilezza, una signorilità, una capacità di empatia e simpatia a dir poco non comuni. In questi giorni che sei mancato in moltissimi si sono uniti a noi nella speranza e nella lotta chiedendo di te continuamente. Sei stato una colonna portante per la farmacia e un amico affettuoso per noi tutti. Grazie Vincenzo, lavorare con te è stato un privilegio, una fortuna. Non ti dimenticheremo mai“.
Immediato il cordoglio alle famiglie delle vittime espresso da Federfarma e Fofi, al quale si aggiunge anche quello sincero del Consiglio direttivo dell’Ordine dei Farmacisti di Roma.

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