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giovedì 25 Aprile 2024
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Fnpi: “Allargare a parafarmacie la vendita per uso veterinario di generici a uso umano”

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Roma, 5 gennaio – Anche alle parafarmacie deve essere concessa la possibilità di vendere farmaci equivalenti per uso mano da impiegare nella cura degli animali da affezione, in accordo con quanto prevede la legge di bilancio 2021 grazie alla modifica introdotta con l’emendamento della deputata dem Patrizia Prestipino (nella foto a sinistra), che – in sintesi – consentirà al medico veterinario di prescrivere un farmaco equivalente per uso umano che abbia un costo inferiore a quello del medicinale veterinario.

In una nota diffusa ieri, la federazione delle parafarmacie sottolinea come da tempo questi esercizi dispensino tutti i farmaci veterinari attraverso il sistema della ricetta elettronica veterinaria, garantendone così la massima tracciabilità e sicurezza.  “L’emendamento Prestipino apre alla possibilità di somministrare agli animali domestici i farmaci che hanno lo stesso principio attivo di quelli utilizzati per gli esseri umani” ricorda il  comunicato. “Questo determinerebbe in molti casi un notevole risparmio economico per chi ha un piccolo amico a quattro zampe in casa”.

“Noi, come farmacisti di parafarmacia, chiediamo alla deputata Prestipino e soprattutto al ministro Speranza di includere anche i farmacisti di parafarmacia in questa Visualizza immagine di origineriforma, anche perché, ormai dal 2012, la parafarmacia dispensa farmaci veterinari” spiega Davide Gullotta (nella foto a destra),  presidente di Fnpi. “Siamo un presidio che ha prestato molta attenzione al farmaco veterinario e ai prodotti destinati a gli animali di affezione. Escluderci sarebbe una grave distorsione concorrenziale e, per di più, a conti fatti genererebbe solo confusione tra i proprietari di piccoli animali, ormai abituati a rifornirsi nelle parafarmacie per le necessità dei piccoli a 4 zampe di casa”.
“Permettere alle parafarmacie di approvvigionarsi e dispensare i farmaci umani attraverso le ricette veterinarie elettroniche” osserva ancora Gullotta “non comporterebbe alcun genere di ampliamento della tipologia di farmaci dispensabili in parafarmacia (tanto temuto dai vertici di Federfarma), garantendo la massima sicurezza e tracciabilità atteso che, di fatto, bloccherà e restringerà la dispensazione dei farmaci in questione solo per gli animali.  Non vediamo, dunque, impedimenti o motivi razionali che possano determinare un diniego alla nostra richiesta”.

“Attendiamo da tempo un gesto da parte del ministro per i farmacisti di parafarmacia” conclude il presidente Fnpi. “Vediamo continuamente la nostra professionalità ridotta e messa in pericolo da provvedimenti che non tengono conto di una realtà presente sul territorio. Non chiediamo al ministro di fare gesti politici eclatanti ma almeno di eliminare le tante incongruenze che quotidianamente i farmacisti di parafarmacia vivono”.

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