
Accordo Regione-Federfarma, anche nelle Marche tamponi antigenici rapidi in farmacia

Roma. 23 febbraio – Da ieri, anche in molte farmacie delle Marche sarà possibile effettuare il tampone a un prezzo concordato di 18 euro, dopo l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra Federfarma Marche e la Regione.

“Questo ennesimo servizio ai cittadini permette la tracciabilità dei contagi , come già avvenuto con i test rapidi sierologici” precisa il presidente regionale dei titolari. “I dati saranno infatti inseriti in una apposita piattaforma informatica della Regione per monitorare i risultati e intervenire in caso di risultato positivo” .Presumibilmente in provincia le farmacie che effettueranno il servizio saranno più di 200 (60 nella sola provincia anconetana). Il nuovo impegno dei farmacisti marchigiani sarà ovviamente gestito nel rispetto delle misure di sicurezza come l’uso obbligatorio e corretto della mascherina, l’igienizzazione delle mani all’ingresso, il controllo della temperatura corporea e il distanziamento.

“La richiesta da parte dei cittadini non manca, anche se c’è ancora confusione e alcuni scambiano il test sierologico, che già si può effettuare nelle farmacie, con il tampone” spiega Ida Maria Kaczmarek, presidente di Federfarma Macerata (foto a destra), aggiungendo che molte farmacie sono già attrezzate con i locali e potrebbero utilizzare le strutture utilizzate per i test sierologici.
“C’è chi ha già allestito dei gazebo esterni, chi ha stanze separate dal resto della farmacie e anche chi ha preso in affitto locali vicini” aggiunge Kaczmarek “tutte le farmacie sono già attrezzate con diversi percorsi per le entrate e per le uscite e, nel caso riscontrassimo eventuali positivi, siamo pronti per le operazioni di sanificazione”. I farmacisti, però, non potranno effettuare materialmente il tampone, così come non effettuano il test sierologico, la cui puntura sul dito viene effettuata direttamente dall’utente.
“Il tampone sarà fatto in auto somministrazione sotto la sorveglianza del farmacista” conclude la presidente di Federfarma Macerata. “Aumentare la tracciabilità dei contagi è un passo molto importante, il successivo però è la vaccinazione. Molti di noi l’hanno già effettuata, ma non siamo formati per poterla effettuare perché la nostra professione non prevede di operare a contatto con gli individui. Poi vedremo se nei prossimi anni riusciremo a diventare “attivi” anche su questo fronte, perché è questa la strada della farmacia: quella di diventare un centro medico a tutti gli effetti”.