Roma, 16 aprile – Frenano i nuovi casi di coronavirus in Italia nella settimana dal 7 al 13 aprile, nella quale si registra un decremento del 15,4% rispetto a quella precedente. IL dato arriva dal consueto monitoraggio settimanale indipendente della Fondazione Gimbe, che però evidenzia un aumento dei decessi, 3.083 contro 2.868. Il vero dato positivo viene però dai ricoveri ospedealieri, che iniziano lentamente ad alleggerirsi: diminuiscono infatti sia i ricoveri con sintomi (-8,1%) sia quelli in terapia intensiva, -5,8%.
“I nuovi casi e la loro variazione percentuale continuano a scendere” spiega il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta (nella foto) “ma con un bacino di 520mila casi attualmente positivi è impossibile riprendere il tracciamento dei contatti”.
Tornando al fronte ospedaliero, sette Regioni sono sopra la soglia di allerta per l’area medica e 13 per le terapie intensive. “Si conferma il calo dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva” afferma Marco Mosti, direttore operativo di Gimbe “ma la media mobile a 7 giorni rimane superiore ai 200 ingressi al giorno”.
Per i vaccini, inoltre, secondo i dati di Gimbe, al 14 aprile, al netto dei ritardi, risulta consegnato il 22,7% delle dosi previste per il primo semestre 2021. Un over 80 su quattro non ha ancora ricevuto il vaccino e la fascia 70-79 anni è ancora ai nastri di partenza, tra ritardi nelle consegne e diffidenza dei cittadini verso AstraZeneca e ora anche Johnson&Johnson.