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sabato 20 Aprile 2024
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Malattie rare, sì della Camera al Testo unico. Costa: “Esempio di buona politica”

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Roma, 27 maggio –  Dopo due anni di attesa e numerosi rinvii dovuti soprattutto alla mancanza di relazioni tecniche necessarie, il Testo unico sulle Malattie rare è stato finalmente approvato ieri  dall’Aula di Montecitorio e passa ora al Senato per il sì definitivo.

L’esame della proposta di legge era cominciato il 7 marzo del 2019 ma, dopo un avvio piuttosto veloce e promettente, aveva iniziato a subire diversi rallentamenti, poi superati soprattutto grazie all’impegno dei diversi componenti dell’Intergruppo parlamentare Malattie rare.

Risultato immagine per Fabiola Bologna, m5s“È una grande soddisfazione, un passo in avanti importante, anche se è stato un iter lungo e impegnativo” ha spiegato la deputata M5s Fabiola Bologna (nella foto), relatrice della legge nonché una delle sue prime firmatarie. “Ora occorre che l’iter del Senato sia, per quanto possibile, veloce. È necessario che questa nuova legge quadro per le malattie rare possa essere applicata al più presto, per i pazienti e le loro famiglie ma anche per il mondo della ricerca e per la produzione di farmaci orfani e innovativi”.

“È mia ferma intenzione accompagnare con la massima attenzione il nuovo Testo unico nel suo iter al Senato” ha detto la senatrice Udc Paola Binetti, presidente dell’Intergruppo parlamentare Malattie rare. “Ho già chiesto di esserne la relatrice e spero che questo sia possibile. Purtroppo molto tempo è stato perso, e non credo solo per la pandemia ma anche per scarsa attenzione al tema, ora dobbiamo recuperare perché i problemi legati al Covid hanno se possibile anche peggiorato la situazione per chi ha una malattia rara e per i famigliari, occorre avere un nuovo quadro normativo per far ripartire al meglio la sanità anche in questo ambito”.

Molto soddisfatto per l’approvazione del provvedimento si è detto anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (nella foto a destra), che parla della nuova legge come di “un esempio di buona politica. Rappresenta passo in avanti e accoglie esigenze di pazienti e famiglie”.
“La nuova legge, appena approvata dalla Camera, accoglie le richieste delle famiglie e dei pazienti di uniformare le norme su tutto il territorio nazionale superando le divergenze regionali, permette di sostenere in maniera ancora più importante la ricerca e lo sviluppo dei farmaci e crea anche un fondo di solidarietà per il sostegno del lavoro di cura e assistenza per le persone affette da malattie rare” spiega Costa, che ringrazia tutti i gruppi parlamentari per il contributo offerto. “Sottolineo al riguardo il voto unanime dei gruppi in Parlamento. Sono occasioni come questa che riavvicinano i cittadini alla politica e permettono di recuperare il rapporto di fiducia”.

Costa ha presentato in Aula la posizione del Governo in merito alla nuova legge, accogliendo tutti gli ordini del giorno. “Il testo che ora sta per andare al Senato”  ha voluto aggiungere il sottosegretario  “rappresenta un importante passo in avanti. Intanto perché definisce il riordino e il potenziamento della rete nazionale che comprende anche i centri che fanno parte delle reti di riferimento europee. Molto importante poi, a questo scopo, l’istituzione del Comitato nazionale delle Malattie rare la cui composizione assicura la partecipazione di tutti i soggetti portatori di interesse del settore e ha funzioni di indirizzo e coordinamento e definisce le linee strategiche delle politiche nazionali e regionali in materia di malattie rare”.

La legge dispone che ogni tre anni venga approvato il Piano nazionale per le malattie rare e anche un aggiornamento periodico dei livelli essenziali di assistenza e dell’elenco delle malattie rare. All’interno della norma sono definite le malattie rare (quelle che hanno una prevalenza inferiore a 5 individui su 10.000 abitanti) e quelle ultra rare (1 caso su 50.000 abitanti) e include nella categoria anche i tumori rari.
“Con questa legge – afferma ancora Costa – vengono infine adottate una serie di disposizioni finanziarie e di incentivi fiscali per favorire la ricerca sulle malattie rare e la produzione dei farmaci orfani. In totale è previsto lo stanziamento di oltre 20 milioni di euro tra fondi stanziati e incentivi fiscali che andranno a decorrere in un arco temporale che va dal 2022 al 2024”.

Anche il titolare del dicastero, Roberto Speranza, ha voluto esprimere il suo apprezzamento per il buon esito dell’iter del provvedimento: “Il sì unanime della Camera dei Deputati al Testo unico sulle Malattie rare rappresenta un primo importante passo in avanti perché grazie alla semplificazione delle normative esistenti consentirà a migliaia di pazienti, ovunque risiedano, di accedere più facilmente a cure adeguate ed appropriate, anche restando a domicilio” afferma in una nota alla stampa il ministro della Salute. “È un ulteriore tassello nella costruzione di un Servizio sanitario nazionale incentrato sul concetto di ‘prossimità’, cioè della capacità di essere vicino ai cittadini, a cominciare da chi soffre di una malattia rara, perché non si debba mai sentire lasciato solo”.

 

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