
Sifo rilancia critiche a situazione tamponi: “Si rischia il tilt del sistema sanitario”
Roma, 4 gennaio – La Sifo ha rilanciato ieri sul suo sito istituzionale il comunicato stampa diramato lo scorso 31 dicembre a commento della situazione creatasi nel Paese con l’assalto ai tamponi antigenico per il test del Sars CoV 2, che ha messo a dura prova tutte le strutture che assicurano il servizio, drive in delle Asl e farmacie aperte al pubblico su tutti.
Dure le valutazioni di Arturo Cavaliere (nella foto), presidente della società scientifica dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle Asl. “Riteniamo che aver trasformato il green pass da tampone in un lasciapassare per le vacanze, per la settimana bianca e per i cenoni, sia una scorciatoia che ha poco a che fare con la tutela della salute” scrive Cavaliere. “Tante persone si sentono legittimate a recarsi ai ‘drive in sanitari’ sollecitando i propri medici di medicina generale oberati da migliaia dichiamate con dei sintomi spesso difficili da riscontrare – a volte anche senza aver prenotato – rischiando di fare esplodere sia il sistema organizzativo che il sistema del tracciamento del virus. Questo si traduce in un rischio di collasso per il sistema stesso e per gli operatori sanitari”.
Cavaliere ha anche voluto sottolineare come – per effetto dell’incremento di tamponi che ha fatto segnare un raddoppio di prestazioni nel periodo natalizio – gli approvvigionamenti siano problematici, rendendo in questi giorni “davvero impossibile stimare i fabbisogni nazionali e regionali per i prossimi mesi, sia di tamponi che dei reagenti necessari per processarli. Purtroppo
sappiamo che di fronte a queste criticità il sistema delle forniture reagirà con possibili carenze oppure con un aumento dei costi”.
Per Sifo, il messaggio finale potrebbe essere drastico: “Bisognerebbe abolire da subito questa distorsione culturale e sociale del green pass da tampone, che per fortuna riteniamo sia una criticità prettamente vacanziera”.
Cavaliere ricorda che il tampone deve essere dedicato solo a chi ne ha realmente bisogno – in particolare i soggetti fragili e le persone che sono entrate in contatto con soggetti positivi o con dei sintomi ben chiari o per fine quarantena: “Sarebbe opportuno modificare le regole e renderle chiare non proseguire – come stanno facendo alcune Regioni nell’aumento dell’offerta sanitaria di orario ai drive in – per poi trovarsi di fronte a file senza controllo con richieste di prestazioni inappropriate prima che l’intero Ssn inizi a sventolare bandiera bianca” suggerisce il presidente Sifo, richiamando l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di giungere “in tempi brevissimi ad una gestione meno selvaggia del sistema dei tamponi, ritornando – nei giorni immediatamente successivi al Capodanno – ad una gestione ordinata e non utilitaristica dei test, tornando a porre l’attenzione di tutti gli italiani sulla necessità vaccinale”.
