Roma, 30 marzo – “Siamo in una fase nuova grazie ai vaccini. Abbiamo messo alle spalle le misure restrittive degli anni precedenti proprio grazie a questo altissimo livello di vaccinazione”.
Lo ha dichiarato ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza (nella foto), intervenendo al Consiglio dei ministri europei della salute.
“Penso che sia arrivato il momento di discutere insieme, a livello europeo, su come affrontare le prossime settimane e, in modo particolare, lavorare per avere una posizione univoca su tempi e fasce generazionali a cui somministrare la quarta dose. Io lo chiedo formalmente, chiedo che ci sia una posizione unitaria, dei paesi europei, delle nostre agenzie, della Commissione sulla quarta dose. Scelte non omogenee nei diversi Paesi europei finiscono solo per disorientare e non aiutano le campagne vaccinali” ha detto ancora il titolare del nostro dicastero, per poi concludere con la richiesta di dare mandato alla Commissione, d’intesa con la presidenza di turno, “di fare in tempi stretti una proposta in tal senso basata esclusivamente sull’evidenza scientifica”.
Intanto, proprio ieri la Food and drug administration ha deciso di consentire a tutti i cittadini americani dai 50 anni in su che lo vorranno di farsi somministrare la quarta dose di vaccino anti Covid. Fino a ieri il secondo richiamo (che si aggiunge alle due dosi del ciclo primario) era raccomandato solo alle persone fragili e immuno-compromesse. Quest’ultima categoria è quella per cui la quarta dose è prevista anche in Italia, ma le posizioni dei Paesi europei – come ha voluto ricordare Speranza – sono al momento diverse, con alcune nazioni come Gran Bretagna, Francia e Germania disposte a raccomandare la nuova iniezione, anche se l’Ema, come è noto, ha spiegato che non esistono evidenze scientifiche per raccomandare a tutti il nuovo richiamo.
