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venerdì 19 Aprile 2024
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Medici Smi: “Ondata Covid, colpa delle scelte politiche, non dei medici del territorio”

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Roma, 12 luglio – La violenta accelerazione delle infezioni di Covid trainata sia dalle varianti di Omicron BA4 e BA5, altamente trasmissibili, sia dall’allentamento dei controlli e delle misure di contrasto della pandemia, stanno di nuovo mettendo a dura prova i servizi ospedalieri e quelli territoriali, compresi gli studi dei medici di medicina generale.

SRisultato immagine per pina onotri smiul problema è intervenuta con durezza Pina Onotri  (nella foto), segretario generale del Sindacato medici italiani, anche per rispondere a una sortita del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che – commentando le difficoltà causata dall’ondata dei nuovi contagi – ha sostenuto nei giorni scorsi che “i pronto soccorso sono pieni perché non vi è un’adeguata risposta da parte della medicina del territorio”.

Un’accusa che ha suscitato l’immediata e piccata reazione dei medici della prossimità, per i quali l’attuale difficile situazione è figlia in primo luogo della “grave irresponsabilità politica e organizzativa” riconducibile alle scelte politiche fatte nel settore sanitario. “I servizi ospedalieri e quelli territoriali, compresi gli studi dei medici di medicina generale, sono sotto stress, perennemente sottorganico e gravati da incombenze burocratiche inutili e farraginose che sottraggono tempo prezioso alla pratica clinica” afferma Onotri. “C’è poi d’aggiungere lo scandalo delle lunghissime liste d’attesa, il taglio di fatto dei servizi pubblici ai cittadini, l’insofferenza dell’utenza che si traduce anche in atti di violenza verso il personale sanitario. Considerato il contesto in cui ci troviamo ad operare, restiamo basiti dinanzi a dichiarazioni come quella del sottosegretario Costa.”
“I medici del territorio non ne possono più da essere additati come capri espiatori di una situazione di rischio sanitario le cui responsabilità sono da attribuire a chi doveva prevedere e non lo ha fatto, a chi doveva programmare ed è stato latitante” contrattacca la leader dello Smi. “Le inefficaci e insufficienti misure per contrastare la pandemia, i mancati rafforzi di organico sia per gli ospedali che per i territori, sono la causa di questa nuova emergenza sanitaria”.
“Il Governo e le Regioni si assumano la piena responsabilità di questa situazione” afferma Onotri. “Se poi vogliono distruggere la medicina territoriale, inventandosi i super Oss e super infermieri al posto dei medici, lo dicano chiaramente ai cittadini. Noi non siamo più disponibili a continuare a farci massacrare anche mediaticamente. Diciamo basta a questa demonizzazione, dopo aver dato tanto in questi due anni di pandemia, lasciando centinaia di colleghi morti sul campo. Puntare il dito contro i medici nasconde l’intento di smantellare la sanità pubblica” conclude il segretario generale dello Smi, affermando che i medici sono “davvero stanchi, pronti a proclamare lo stato di agitazione e un nuovo sciopero al fine di tutelare i diritti medici e in difesa del Servizio sanitario nazionale, pubblico ed universale”.

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