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venerdì 19 Aprile 2024
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Nomegestrolo e clormadinone, le misure del Prac per minimizzare il rischio meningioma

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Roma, 12 luglio – Il Prac, comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Ema, a seguito di una revisione avviata su richiesta della Francia, ha raccomandato nuove misure per minimizzare il rischio di meningioma con medicinali contenenti nomegestrolo o clormadinone, utilizzati per disturbi ginecologici e mestruali, terapia ormonale sostitutiva e, a basse dosi, per la contraccezione ormonale (controllo delle nascite). Il meningioma è un tumore delle membrane che coprono il cervello e il midollo spinale. È solitamente benigno e non è considerato un cancro ma, a causa della loro localizzazione all’interno e intorno al cervello e al midollo spinale, i meningiomi possono causare, in rari casi, gravi problemi.

Il Prac ha raccomandato che i medicinali contenenti alti dosaggi di clormadinone (5-10 mg) o alti dosaggi di nomegestrolo (3.75-5 mg) devono essere usati alla più bassa dose efficace e per la più breve durata possibile, e solo quando non vi sono adeguate alternative terapeutiche. In aggiunta, bassi e alti dosaggi di medicinali a base di nomegestrolo o clormadinone non devono essere utilizzati da pazienti che hanno, o hanno avuto, meningioma.

Oltre a limitare l’uso dei medicinali ad alti dosaggi, il Prac ha raccomandato che i pazienti devono essere monitorati per i sintomi del meningioma, che possono includere cambiamenti nella vista, perdita dell’udito o ronzio nelle orecchie, perdita dell’olfatto, mal di testa, perdita di memoria, convulsioni e debolezza delle braccia o delle gambe. Se a un paziente viene diagnosticato un meningioma, il trattamento con questi medicinali deve essere interrotto in modo permanente.

Le informazioni del prodotto dei medicinali ad alti dosaggi saranno aggiornate per includere meningioma come effetto indesiderato raro.

Le raccomandazioni fanno seguito ad una revisione dei dati disponibili, inclusi i dati di sicurezza post- marketing e i risultati da due recenti studi epidemiologici. Questi dati mostrano che il rischio di meningioma aumenta con l’aumentare della dose e con la durata del trattamento. Le raccomandazioni del Prac saranno ora inviate al Chmp, il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Ema  per l’adozione di un’opinione finale dell’autorità regolatoria europea. Ulteriori dettagli saranno pubblicati al momento del parere del Chmp.

I medicinali contenenti nomegestrolo acetato o clormadinone acetato sono disponibili in compresse da assumere per via orale. Sono disponibili da soli o in combinazione con estrogeni per trattare disturbi ginecologici come amenorrea (assenza di periodi mestruali) e altri disturbi mestruali, sanguinamento uterino, endometriosi (una condizione in cui un tessuto simile al rivestimento dell’utero cresce all’esterno dell’utero), tensione mammaria e come terapia ormonale sostitutiva o contraccettivi (controllo delle nascite).

I medicinali sono commercializzati con diversi nomi commerciali tra cui: Belara, Lutenyl, Luteran, Naemis, Zoely e diversi medicinali generici. Ad eccezione di Zoely (nomegestrolo acetato/estradiolo), che è autorizzato con procedura centralizzata, tutti gli altri medicinali coinvolti in questa procedura sono stati autorizzati con procedura nazionale. Avvertenze sul rischio di meningioma sono già incluse nelle informazioni del prodotto per alcuni di essi, sebbene il testo potrebbe differire tra i diversi Stati membri dell’Unione europea. Le raccomandazioni del Prac porteranno a un allineamento delle informazioni del prodotto per questi medicinali nella Ue.

Il passaggio finale della procedura di revisione è l’adozione di una decisione legalmente vincolante da parte della Commissione europea, applicabile in tutti gli Stati membri dell’UE.

 

 

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