Roma, 19 luglio – La carenza e la ridotta disponibilità di farmaci – problema crescente nell’Unione europea e nel mondo, amplificato dalla pandemia Covid – ha indotto l’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema), a pubblicare in collaborazione con Hma, il network delle agenzie regolatorie europee, una guida per supportare le organizzazioni dei pazienti e gli operatori sanitari nella prevenzione e nella gestione della carenza di medicinali, con i principi chiave e gli esempi di buone pratiche.
La carenza di medicinali per uso umano, evidenzia l’Ema, “può avere un impatto significativo sulla cura del paziente causando il razionamento dei farmaci e il ritardo dei trattamenti critici. A causa della carenza di medicinali, i pazienti potrebbero dover utilizzare alternative meno efficaci e potrebbero rischiare di usare i farmaci in modo errato. Le cause delle carenze possono includere problemi di produzione che portano a ritardi o interruzioni nella produzione, carenza di materie prime, aumento della domanda di medicinali, problemi di distribuzione, interruzioni del lavoro e disastri naturali. I pazienti e gli operatori sanitari sono gli attori principali alla fine della filiera, pertanto le loro attività di prevenzione delle carenze si limitano solitamente alla gestione della domanda di medicinali a rischio di penuria”.
Una raccolta di schede informative presenta ciò che i pazienti possono fare in caso di carenza (sia essa in essere o prevista) di medicinali: la prima regla da osservare è quella di non chiedere al proprio medico più prescrizioni del necessario ma chiedere invece quale possa essere una valida e sicura alternativa al farmaco utilizzato. La guida dell’Ema esamina anche le misure che aiutano a migliorare la preparazione, la pianificazione e l’uso razionato per i medicinali che scarseggiano.
Alcune delle raccomandazioni chiave incluse nella guida dell’Ema si applicano solo alle organizzazioni dei pazienti, altre solo alle organizzazioni degli operatori sanitari e alcune a entrambe. Ad esempio, entrambi i tipi di organizzazioni sono incoraggiati a: ♦ sviluppare osservatori in collaborazione con le autorità nazionali per raccogliere e analizzare le informazioni dei pazienti e degli operatori sanitari sulle carenze e sui loro segnali precoci; ♦ collaborare con le autorità nazionali su criteri e modalità per sviluppare registri dei medicinali essenziali e critici; ♦ organizzare campagne in tutta l’Unione europea per sensibilizzare sulle carenze, dove trovare informazioni sulle carenze in corso, sui rischi di stoccaggio e sull’uso sicuro di medicinali alternativi.
Le raccomandazioni chiave sono state preparate sulla base delle consultazioni con le organizzazioni membri del Gruppo di lavoro dei pazienti e dei consumatori dell’Ema (Pcwp) e del Gruppo di lavoro degli operatori sanitari (Hcpwp). Si basano su pratiche e iniziative esistenti nei singoli Stati membri della Ue in cui le raccomandazioni sono state attuate spesso in modo isolato, alcune delle quali sono descritte nell’allegato della guida.
♦ Ema – Good practice guidance for patient and healthcare professional organisations on the prevention of shortages of medicines for human use