Caduceo d’Oro a Bari, oltre ai riconoscimenti, confronto su farmacia e sanità di prossimità

Caduceo d’Oro a Bari, oltre ai riconoscimenti, confronto su farmacia e sanità di prossimità

Roma, 7 novembre – Dopo lo stop obbligato di due anni causa Covid, è tornata a Bari sabato scorso la cerimonia per la consegna del “Caduceo d’Oro 2022”, giunta alla XVI edizione. Istituita dall’Ordine dei farmacisti di Bari-BAT, la manifestazione ha avuto luogo nel teatro Kursaal Santalucia di Bari e, oltre a conferire il premio a figure di grande spicco come l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il  presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, il comandante del Comando operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa e già commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo  e il  presidente di Federfarma Marco Cossolo, è stata l’occasione per avviare un confronto  sul tema “La riforma della sanità territoriale e il valore della prossimità. Le sfide per il futuro del servizio sanitario nazionale”, moderato dal giornalista Francesco Giorgino.

Ad aprire i lavori il presidente dell’Ordine barese Luigi D’Ambrosio Lettieri (nella foto a sinistra), che ha definito la riforma della sanità territoriale “un tema che quest’anno è centrale nell’ambito degli interessi della sanità italiana“, evidenziando, in particolare, il valore della prossimità. “Sappiamo tutti quanto sia importante, per la sanità territoriale, il ruolo svolto dai farmacisti in sinergia con gli altri oeratori sanitari: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri” ha detto D’Ambrosio.  “Solo con un’azione coordinata e sinergica si può dare una risposta importante, efficace e tempestiva ai bisogni di salute dei cittadini e si riduce il ricorso alle strutture ospedaliere”.
La riorganizzazione delle cure primarie come presupposto indispensabile per una più efficace e tempestiva risposta ai bisogni di salute della comunità è stato il leit motiv dei lavori, che hanno visto gli interventi tra gli altri del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (nella foto grande), l’assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese e il presidente della Fofi Andrea Mandelli, oltre ai già ricordati Speranza, Figliuolo e Cossolo.

Da tutti è arrivato un convinto riconoscimento al ruolo svolto dalla rete delle farmacie nella sanità territoriale, manifestatosi in tutta la sua decisiva importanza durante i difficili anni della pandemia, durante i quali – grazie alla loro capillarità, alla competenza e professionalità dei farmacisti e al loro solido rapporto di  fiducia con le persone  –  i presidi con la croce verde hanno dato prova di elevati livelli di efficienza, continuità operativa, affidabilità e anche flessibilità, concorrendo in modo importante ad affrontare le fasi più drammatiche dell’emergenza pandemica.

La farmacia italiana si è infatti confermata una volta di più la porta d’ingresso del servizio sanitario, dimostrando una non comune capacità di adattamento e di risposta, come testimoniano il grandissimo contributo assicurato alla campagna nazionale anti-Covid sia alle attività di tracciamento del contagio:  una “prova provata” di come le farmacie di comunità siano presidi di salute capaci di erogare prestazioni di elevata valenza socio-sanitaria e siano perfettamente in grado di assicurare – debitamente integrate nella rete di assistenza sanitaria territoriale insieme a Mmg, pediatri di libera scelta, infermieri e altri operatori –  quello sviluppo dell’assistenza di prossimità perseguito da una delle mission del Pnrr.

Come da tradizione, la cerimonia si è conclusa con la consegna delle benemerenze per i farmacisti iscritti all’albo da 60 e 50 anni e con  il giuramento dei nuovi iscritti all’Albo professionale.

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