
Assofarm e FarmacieUnite, incontro a Roma Gizzi-Conte, si consolida la partnership
Roma, 10 novembre – “Un incontro pienamente positivo, che conferma la consolidata sintonia tra le nostre associazioni e ci proietta uniti nell’affrontare le sfide politico-sanitarie dei prossimi mesi”: questa la dichiarazione di Venanzio Gizzi al termine dell’incontro con la delegazione di FarmacieUnite guidata dal nuovo presidente Federico Conte, tenutosi ieri a Roma nella sede romana della sigla delle farmacie pubbliche con il sindacato indipendente al quale aderiscono più di 600 farmacie in prevalenza nelle Regioni del NordEst del Paese.
Gizzi e Conte (rispettivamente a sinistra e destra nella foto) erano accompagnati dal vice-presidente Luca Pieri e il segretario generale Francesco Schito il primo e dal vicepresidente Franco Gariboldi Muschietti, il segretario nazionale Maurizio Giacomazzi, la referente della Regione Friuli Alessandra Forgiarini, il tesoriere Paolo Grigio e il consulente Giuseppe Impellizzeri il secondo. L’incontro romano, oltre che per una conoscenza diretta del nuovo presidente di FarmacieUnite, è servito a consolidare una collaborazione tra le due sigle cominciata nel 2016. Sono stati presi in esame i temi più urgenti della farmacia, a partire da quello del rinnovo della convenzione con il Servizio sanitario regionale, fermo al palo da ormai 24 anni. Assofarm e FarmacieUnite concordano sulla necessità di riavviare quanto prima il tavolo delle trattative con la parte pubblica, alla luce del fatto che il nuovo accordo potrebbe far fronte positivamente ai tantissimi mutamenti socio-economici intercorsi negli ultimi decenni. Tra essi la Farmacia dei servizi, la gestione dei farmaci innovativi e alcune importanti innovazioni tecnologiche, telemedicina in primis.
Dalle due organizzazioni emerge anche la volontà comune di rafforzare l’integrazione delle farmacie con le altre professioni sanitarie anche nei processi di presa in carico del paziente. “Attualmente il Dm 77 non definisce con adeguata chiarezza il ruolo che potremmo avere, e in particolare non valorizza la dimensione di massima prossimità che la rete capillare delle circa 20.000 farmacie italiane, tutte convenzionate con il Ssn, potrebbe giocare a favore dei cittadini” affermano concordemente al riguardo Gizzi e Conte, in una nota diffusa ieri.
“L’efficacia sanitaria delle farmacie – continua Conte – si accompagna anche all’efficienza. Una maggiore integrazione delle farmacie nel lavoro delle future Case di comunità costituirebbe anche la soluzione più economica per la nostra sanità territoriale, la farmacia è l’unica entità dotata di strumenti potenzialmente in grado di consentire, nell’ultimo chilometro verso l’utente, servizi e distribuzione del farmaco in modo efficace e capillare su tutto il territorio”.
