Roma, 28 novembre – “Le Case di comunità non soddisfano l’esigenza di sanità territoriale di cui noi oggi invece abbiamo bisogno. Sul territorio esistono già la rete dei medici di medicina generale e le farmacie, strutturate e disponibili per i cittadini”.
Lo ha ribadito con forza il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (nella foto), intervenendo al 39° Congresso nazionale della Società italiana di Medicina generale e delle Cure primarie (Simg) che si è tenuto alla fortezza da Basso di Firenze dal 24 al 26 novembre e proseguirà in modalità virtuale fino al prossimo 31 dicembre. tenutosi a Firenze presso la Fortezza da Basso. L’esponente del governo, parlando ai medici del territorio, ha voluto confermare una posizione sempre fermamente e convintamente sostenuta. Bisogna imparare dalla dura lezione che la pandemia di Covid ha impartito al Paese, ha detto Gemmato, “segnando profondamente la nostra vita e mostrando che la medicina di prossimità è fondamentale nel fronteggiare le patologie ordinarie, croniche, ma anche le emergenze”. La mancanza di un territorio attrezzato, infatti, “è stata una delle cause delle quasi 180mila vittime che ha sofferto il nostro Paese. Dagli errori dobbiamo imparare e ripartire”.
Ad avviso di Gemmato, però, per rilanciare la sanità del territorio la rete delle Case di comunità su cui punta il Piano nazionale di ripresa e resilienza, così come è stata progettata, non basta. “Le 1.350 Case di comunità insieme alle 605 Centrali operative territoriali che si insediano con la Missione 6 non rendono: anzitutto, il rapporto con la popolazione sarebbe di una casa di comunità ogni 40-50mila abitanti, con alcune aree più isolate come le comunità montane che rimarrebbero penalizzate. A questo – ha aggiunto – si aggiunge la mancanza di personale sanitario. In terzo luogo, vi è un problema di finanziamento per i prossimi anni”.
“Sul territorio esistono invece già due reti importanti quali quelle dei Mmg e le farmacie, reti che sono strutturate e disponibili per i cittadini” ha quindi affermato Gemmato, ribadendo una posizione sempre coerentemente sostenuta in ogni occasione anche nella scorsa legislatura nella sua attività parlamentare. “Opereremo nel segno della continuità degli impegni assunti con il Pnrr ma correggendo le storture” ha detto il sottosegretario. “Il Pnrr va ripensato migliorandolo, senza stravolgimenti ma ottimizzando la rete delle Case di comunità e dei Cot avendo come orizzonte la salute del cittadino e la sanità pubblica”.
Gemmato ha poi ricordato che, in linea con l’incremento di risorse avvenuto durante l’emergenza pandemica, il governo ha aumentato da 126 a 128 miliardi di euro le risorse destinate alla sanità pubblica, con una proiezione di 130 miliardi per il prossimo anno, evidenziando “un trend in crescita dopo un decennio precedente di tagli”.
Per il presidente della Simg Claudio Cricelli, l’intervento di Gemmato “apre una stagione di chiarezza sui temi della riforma della Medicina generale. Siamo pronti a collaborare e a dare il nostro contributo”. Offerta subito raccolta da Gemmato, che ha invitato Cricelli al ministero della Salute per avviare una fase di confronto sui temi affrontati a Firenze.