
Screening tumori colon, grande risposta alla Asl Roma 6, farmacie protagoniste
Roma, 16 dicembre – Ad confermare che le farmacie, grazie al rapporto fiduciario con i pazienti del loro territorio, sono soggetti vincenti sul terreno della prevenzione è sufficiente un dato reso noto ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati ottenuti dalla campagna regionale di screening al colon-retto nel territorio dei 21 comuni della Asl Roma 6. Campagna che, è bene dirlo subito, ha dato risultati positivi: agli inviti inviati ai cittadini-target dalla Asl Roma 6 si è registrata nel 2022 un’adesione di circa il 21%, con una sensibile crescita rispetto al 15% registrato nell’anno precedente.
Un esito certamente soddisfacente, che acquista però ben altro significato se si considera il risultato davvero eclatante ottenuto dalle farmacie di comunità operanti nel territorio della Asl, che hanno rivolto ai cittadini 3200 inviti a fare l’esame ottenendo ben 2800 adesioni, per una percentuale, davvero strabiliante, superiore all’86%. Di quanti si sono sottoposti allo screening è poi risultato positivo il 10%. Numeri che sono una dimostrazione di come, se a proporre e gestire le iniziative di prevenzione è un professionista dell’assistenza di prossimità che conosce i cittadini e i loro bisogni, i risultati non possano mancare.
A presentare gli esiti della campagna regionale di screening per il tumore colon-rettale nel territorio della Asl Roma 6 sono stati l’assessore alla Sanità della Rregione Lazio, Alessio D’Amato (nella foto), il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti e il direttore generale della Asl Roma 6, Cristiano Camponi.
“Un lavoro importante per la prevenzione svolto in collaborazione con le farmacie, che sono un presidio fondamentale e presente in modo capillare sul territorio” ha commentato D’Amato, sottolineando subito il contributo dei presidi farmaceutici di comunità. “Grazie ad un coinvolgimento attivo della rete delle farmacie nel programma di screening del colon-retto i risultati mostrano una crescita dell’adesione degli utenti, e il 10% di coloro che si sono sottoposti allo screening è poi risultato positivo e questo è un dato molto significativo”.
“Abbiamo fin da subito creduto molto nel progetto di collaborazione tra il sistema sanitario e le farmacie” ha poi dichiarato Camponi “consapevoli del fatto che questa unione sarebbe stata un valore aggiunto all’attività di prevenzione e che ci avrebbe consentito di avvicinarci ancora di più ai cittadini, rendendo lo screening più accessibile, semplice e rapido. Va sottolineata la necessità di umanizzazione, prossimità e semplificazione nei percorsi di screening. Il farmacista ha spesso un legame di fiducia con il cittadino e con la sua competenza e vicinanza alle persone” ha concluso il dg dell’Asl Roma 6 “riesce ad amplificare il messaggio della campagna di prevenzione della Asl sull’importanza di una diagnosi precoce”.

