
Carenze farmaci 3 – Assofarm scrive al ministro: “Occhio anche all’export lucrativo”
Roma, 9 gennaio – “Si sta verificando, sempre di più, la mancanza dei farmaci distribuiti dalle farmacie ed è davvero avvilente, per un operatore della salute qual è il farmacista, dare riscontro negativo ai pazienti, mortificandoli con l’impossibilità di fornire loro una importante varietà di medicinali. Le farmacie comunali ritengono non più sostenibile tale situazione”.
A scriverlo in una lettera indirizzata al ministro della Salute Orazio Schillaci è il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi (nella foto), preoccupato per il persistere di un fenomeno che penalizza in primo luogo i cittadini, ostacolando l’accesso alle terapie di cui hanno bisogno, ma si ripercuote negativamente anche su che – come i farmacisti in farmacia – quelle terapie è chiamato a garantirle e che per motivi indipendenti dalla sua volontà si trova invece costretto in qualche occasione a non poterlo fare.
“Appare evidente” scrive Gizzi “che il fenomeno dei farmaci mancanti è dovuto in parte alla mancanza di materie prime per la produzione e il confezionamento degli stessi da parte dell’industria, in parte ad una maggiore richiesta di alcuni farmaci per la cura dei contagi influenzali e del Covid-19”. Ma il presidente di Assofarm non manca di invitare il ministro a considerare un aspetto da sempre controverso della questione, quello del cosiddetto export parallelo con finalità lucrative. “Rimane infine da valutare, con serenità ed equilibrio, il fattore riguardante l’esportazione verso Paesi ove il prezzo di alcuni farmaci è più alto rispetto a quello della vendita nel nostro Paese” scrive il presidente di Assofarm al riguardo, precisando che “le farmacie comunali non praticano tali operazioni e ritengono ingiusto, soprattutto per la popolazione, subirne eventuali conseguenze”.
La lettera si chiude con la richiesta al ministro di “un autorevole e decisivo intervento in merito, tendente a neutralizzare la situazione dei farmaci mancanti per la distribuzione ai cittadini” e quella di un incontro “per sottoporle le iniziative e i programmi che Assofarm pone in essere nell’interesse del sistema farmacie e quindi della popolazione bisognosa di servizi per la salute”.
