
Iqvia, bene vendite in farmacia 2022 (+4,5%), boom per gli analgesici a fine anno
Roma, 16 gennaio – Un anno difficile, ma certamente superato senza affanni, il 2022 delle farmacie, almeno sotto il profilo delle vendite, aumentate del 4,6% rispetto al 2021. È quanto emerge dai dati resi noti da Iqvia, il provider globale di dati e analisi in ambito sanitario, che ha quantificato in 25,7 miliardi il fatturato messo insieme in Italia dalle croci verdi lo scorso anno. Lo comunica Iqvia, provider globale di dati e analisi in ambito sanitario, sottolineando un’importante crescita anche a volumi, pari al 4,4%.
“Il comparto del farmaco da prescrizione è aumentato del 2,2% a 14,3 miliardi e del 2,1% a volumi” si legge nel report. Più sostenuta la performance del segmento commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) che ha registrato un aumento del 7,7% a 11,4 miliardi con un aumento a volumi del 7,8%.
A dicembre, segnala Iqvia, c’è stato un “vistoso aumento” nella vendita di analgesici per le sindromi invernali come paracetamolo, aspirina e ibuprofene arrivando a 288 milioni di euro (+40%). In forte aumento anche i prodotti per la tosse (+78% a 388 milioni). In discesa mascherine (-34%) e igienizzanti per le mani (-44%), mentre la vendita di test Covid è aumentata del 88% con un picco nelle ultime settimane dell’anno.
Per quanto concerne i prodotti commerciali, si segnalano le ottime performance di segmenti come vitamine e integratori. che marcano un significativo +8%. Addirittura a due cifre l’aumento di fatturato nell’ultimo anno dei probiotici, che segnano un + 13% e arrivano a 536 milioni di euro.
“In questo momento le sfide sia per l’industria farmaceutica sia per i farmacisti sono tante” commenta Antonella Levante, senior vice president e general manager di Iqvia Italia (nella foto). “Stiamo assistendo, per esempio, a una mancanza di disponibilità di principi attivi e dei materiali per l’imballaggio, dalla carta all’alluminio e al vetro. Inoltre, l’innalzamento dei costi dell’energia impattano su tutta la filiera, anche sulla logistica” Ma, conclude Levante, “gli strumenti messi in campo per evitare che qualche paziente possa rimanere senza il farmaco prescritto sono tanti, da parte di tutti: ministero della Salute, Aifa, industria, farmacisti e catena di distribuzione”.
