
Aifa, Schillaci assicura: “Con riforma resterà indipendente”. Intanto Marra DG a tempo

Roma, 23 gennaio – Aifa apre una nuova pagina della sua storia, ed una pagina rosa, almeno per qualche tempo; sarà infatti Annarosa Marra (nella foto), attualmente responsabile dell’Area Vigilanza Post- Marketing dell’Agenzia, a sostituire a partire da domani Nicola Magrini, al quale non è stato rinnovato l’incarico. La direzione generale di Marra, precisa il ministro della Salute Orazio Schillaci, confermando quanto anticipato dieci giorni fa da quotidianosanità.it, sarà in ogni caso temporanea e durerà fino a quando sarà portata a compimento (si stima nell’arco di due-tre mesi) la riforma dell’Agenzia approvata lo scorso 14 dicembre, con uno dei primi provvedimenti dell’attuale governo.
Come già a suo tempo riferito dal nostro giornale, l’Agenzia regolatoria nazionale sarà oggetto di un ampio riassetto sia nella gestione sia nell’amministrazione. Viene infatti abolita la figura del direttore generale dell’Agenzia, fino a oggi sostanzialmente plenipotenziaria, assommando poteri gestionali e di rappresentanza: sarà il nuovo presidente a farsi carico della rappresentanza legale dell’Agenzia. Il nuovo Consiglio di amministrazione sarà ancora formato da cinque componenti: il presidente Aifa, due rappresentanti indicati dal ministero della Salute e due rappresentanti indicati dalla Conferenza Stato-Regioni.
Un decreto del ministero della Salute, di concerto con i ministeri della Funzione pubblica e dell’Economia e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, fisserà i nuovi criteri per individuare e nominare sia il presidente (oggi designato dal ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni), sia la nuova Commissione scientifica ed economica del farmaco (Cse), organismo unico che accorperà le funzioni delle attuali due Commissioni che si occupano di prezzi e rimborsi e della valutazione scientifica dei nuovi medicinali e che saranno ovviamente eliminate.
Lo stesso decreto procederà a nominare anche il direttore amministrativo e il direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia, le figure dirigenziali istituite dalla riforma dell’agenzia voluta nel 2019 dall’ex ministra della Salute, Giulia Grillo, ma mai nominate.
Contro la riforma dell’Agenzia si sono levate diverse voci paventando il rischio di una perdita di autonomia e indipendenza, ma il titolare della Salute esclude ogni pericolo in questo senso e, anzi, in un’intervista al Corriere della Sera, si dichiara sorpreso dagli attacchi: “Finora il direttore generale è sempre stato indicato dal ministro della Salute entrante, secondo regolamento. Tutti i governi attuano lo spoils system. E normale chiamare ai vertici uomini di fiducia ma non è mio interesse interferire col lavoro dei tecnici. Alfa manterrà la sua indipendenza”.
Schillaci ha quindi rincarato la dose, affermando che il nuovo assetto non solo manterrà l’indipendenza, ma assicurerà “maggiore efficienza e rapidità dell’approvazione dei medicinali“. Intanto, in attesa dell‘incipit vita nova, per i prossimi mesi il timone dell’Agenzia resta nella mani del virologo Giorgio Palù, confermato alla presidenza del Consiglio di amministrazione, e del direttore generale ‘a tempo’ Marra.
