Sifo e Sifap: Galenica risorsa centrale nei momenti di turbolenza del mercato

Sifo e Sifap: Galenica risorsa centrale nei momenti di turbolenza del mercato

Roma, 24 gennaio – “La Galenica ha un rilievo centrale per il sistema delle cure e i professionisti a essa dedicati sono dediti ad un comparto spesso salvavita che è proprio quello dei preparati terapeutici non disponibili in altre forme farmaceutiche”. A battere un colpo in favore delle preparazioni galeniche realizzate dal farmacista sono i presidenti della Società italiana di Farmacia ospedaliera e della Società italiana Farmacisti preparatori, Arturo Cavaliere e Paola Minghetti (nella foto), con una dichiarazione congiunta diramata mentre le criticità prodotte dalle carenze di alcuni farmaci nel nostro Paese continuano a occupare le pagine dei giornali.

La Galenica – ricordano i  presidenti di Sifo e Sifap – è oggi “un’attività tecnologicamente avanzata che ha come scopo l’allestimento di medicinali in stretta connessione con la sperimentazione clinica, la radiofarmacia, l’oncologia personalizzata, la gestione del rischio clinico, la continuità terapeutica. La preparazione dei medicinali galenici è effettuata dal farmacista in condizioni ambientali e di vestizione protette e controllate, in modo da garantire con certezza requisiti di sicurezza per gli operatori e di qualità, efficacia e tempestività di erogazione per i pazienti”. Un’organizzazione che, come si intuisce, è fatta di altissima professionalità, di procedure, di interrelazioni disciplinari, di controlli rigorosi.

Oggi più che mai”  sottolinea Minghetti “la Galenica clinica è una componente centrale dei servizi sviluppati dal farmacista preparatore di comunità e dal farmacista ospedaliero ed i pazienti critici (sia adulti che pediatrici) attraverso di essa possono avere accesso in modo appropriato, sicuro e puntuale alle terapie personalizzate”.

“A fronte di carenze diffuse, ma assolutamente circoscritte”  ricorda Cavaliere, che partecipa ai lavori del Tavolo tecnico sulle carenze dei farmaci istituito dal ministero della Salute, “c’è da evidenziare che l’attuale situazione sembra al momento sotto controllo, come sottolineato anche recentemente dai vertici Aifa, ma la necessità di aumentare la cultura dell’informazione per i cittadini sull’utilizzo sicuro ed efficace del farmaco equivalente o galenico diventa quanto mai impellente, proprio a causa dei momenti di turbolenza attraversati dal mercato globalizzato delle materie prime”.

In particolare, il sistema di alert informatizzato denominato Drughost proposto e alimentato dai servizi farmaceutici ospedalieri e messo in rete da Sifo e Aifa ha finora consentito agli ospedali di intercettare in anticipo le “indisponibilità” prima ancora che si tramutassero in “carenze” tutelando fino d oggi la cornice ospedaliera dal problema.
Il sistema, quindi, regge, ma Sifo non canta vittoria. Cavaliere conclude infatti osservando che “come società scientifica siamo consapevoli che in un mercato globale, la crisi energetica e il protezionismo di alcuni Stati potrebbero determinare una carenza ancor più pericolosa rispetto ai farmaci, quella dei dispositivi medici altamente specialistici o dedicati, di cui già segnaliamo ritardi nelle consegne. Forse sarebbe utile e importante anticipare le nuove criticità attraverso alcune strategie compensative (modifica del Codice degli appalti, produzione interna….) che potrebbero rappresentare davvero una soluzione da mettere rapidamente in campo a livello centrale”.
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