Enpaf, misure su maternità e contributi a liberi professionisti e parafarmacie

Enpaf, misure su maternità e contributi a liberi professionisti e parafarmacie

Roma, 6 febbraio – L’Enpaf ha reso disponibili sul suo sito istituzionale le graduatorie provvisorie per l’assegnazione del contributo una tantum per gli iscritti titolari o soci di parafarmacie per l’anno 2022. La graduatoria definitiva verrà pubblicata al termine dell’esame degli eventuali ricorsi proposti entro il 13 febbraio 2023 (c’è dunque ancora una settimana di tempo) e la procedura di liquidazione verrà attivata contestualmente alla pubblicazione della graduatoria definitiva. Per visualizzare la graduatoria delle domande accolte e l’elenco delle esclusioni cliccare qui.

Sempre sul sito della cassa di categoria sono state pubblicate anche le graduatorie definitive per l’assegnazione del contributo una tantum per farmacisti liberi professionisti e figure assimilate. Il pagamento avverrà con accredito diretto sul conto corrente intestato al beneficiario della prestazione entro la fine del mese di gennaio 2023. La graduatoria delle domande accolte e di quelle respinte è consultabile cliccando su questa pagina.

Sempre in materia di assistenza, l’Enpaf ricorda che le farmaciste che non hanno diritto a percepire un trattamento economico per gravidanza da altre gestioni previdenziali obbligatorie, che si trovino in una condizione di gravidanza a rischio, hanno diritto all’estensione dell’indennità di maternità. È una delle misure previste dal decreto legislativo n. 105/2022 in materia di conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori.

L’indennità aggiuntiva copre il periodo indicato nel provvedimento di interdizione dal lavoro rilasciato dal medico competente. Per i due mesi prima del parto d i tre successivi, la tutela è quella ordinaria prevista dalla legge. Hanno diritto all’estensione per gravidanza a rischio le farmaciste che hanno sospeso qualsiasi attività lavorativa per una gravidanza a rischio certificata dal medico della Asl. La norma si applica ai periodi di gravidanza a rischio in corso al 13 agosto 2022 – data di entrata in vigore del decreto – o successivi a tale data. La domanda deve essere presentata tramite apposito modulo (disponibile sul sito istituzionale a questa pagina) sul sito istituzionale. La liquidazione dell’indennità è subordinata alla presentazione della documentazione medica prevista dalla legge.

 

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