Covid, l’ultimo report Gimbe: calano ancora contagi e ricoveri, ma boom di morti

Covid, l’ultimo report Gimbe: calano ancora contagi e ricoveri, ma boom di morti

Roma, 7 febbraio – Ancora in calo i nuovi casi di Covid, che nella settimana compresa tra il 27 gennaio e il 2 febbraio 2023 scendono a 34.377 contro i 38.159 di sette giorni fa (-9,9%), ma aumenta il numero dei decessi: 439 contro i 345 della settimana scorsa, il 27,2% in più. Sono i dati più significativi che emergono dall’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

Secondo il report risultano in calo rispetto alla settimana precedente anche i casi attualmente positivi (227.985 contro 251.970, – 9,5%), le persone in isolamento domiciliare (224.094 rispetto 247.684.  – 9,5%), i ricoveri con sintomi (3.712 contro 4.081, in discesa del 9%) e le terapie intensive (179 contro 205, -12,7%). “I nuovi casi settimanali”  commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione (nella foto) “si confermano in ulteriore calo (-9,9%): dai 38 mila della settimana precedente scendono a quota 34mila, con una media mobile a 7 giorni di poco inferiore ai 5 mila casi al giorno”.

I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni a eccezione di Lazio (+0,5%), Liguria (+5,4%) e Sicilia (+16,8%): dal -0,5% della Provincia autonoma di Bolzano al -39,2% dell’Abruzzo. In 31 province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,1% di Treviso al +101,1% di Trapani, mentre nelle restanti 76 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,5% di Genova al -69,5% di Chieti). In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100 mila abitanti.

Sul fronte dello screening, si registra un calo del numero dei tamponi totali (-2,2%): da 608.732 della settimana dal 20 al 26 gennaio a 595.539 in quella successiva dal 27 gennaio al 2 febbraio. In particolare, i tamponi rapidi sono aumentati dell’1% (+4.552), mentre quelli molecolari sono diminuiti del 12,7% (-17.745). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 5,9% al 5,3% per i tamponi molecolari e dal 6,4% al 5,9% per gli antigenici rapidi (figura 5). Ospedalizzazioni.

“Sul fronte degli ospedali”  afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe “continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-9%) che in terapia intensiva (-12,7%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 179 il 2 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 3.712 il 2 febbraio. Alla data del  2 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,8% in area medica (dal 2,2% della Lombardia al 17,4% dell’Umbria) e dell’1,8% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle D’Aosta al 5,3% della Calabria). “Resta stabile il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva” puntualizza Mosti  “con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die, invariata rispetto alla settimana precedente”.

La settimana compresa tra il 27 gennaio e il 2 febbraio ha per contro fatto registrare un sensibile aumento dei decessi (+27,2%): 439 negli ultimi 7 giorni (di cui 33 riferiti a periodi precedenti), con una media di 63 al giorno rispetto ai 49 della settimana precedente.

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