
Kraken, studio italiano ridimensiona la minaccia: “È molto contagioso ma non pericoloso”
Roma, 10 febbraio – L’analisi genetica e strutturale sulla nuova variante del Sars CoV 2 XBB.1.5 (ribattezzata negli Usa Kraken, con riferimento al mostro marino della mitologia scandinava che trascinava le navi negli abissi) suggerisce che sebbene essa “presenti diverse mutazioni di interesse e diverse caratteristiche che indicano capacità di ‘fuga immunitaria’, attualmente non ci sono prove su una sua particolare pericolosità rispetto ad altre varianti. Non è quindi una minaccia per la salute pubblica e non ci sono elementi per una situazione di allarme. In ogni caso, è importante continuare a prendere precauzioni e a impegnarsi negli sforzi di prevenzione per proteggere la salute pubblica”.
La buona notizia, ché in fondo di questo si tratta, arriva da uno studio italiano condotto dall’Università di Sassari, l’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’Università Sapienza di Roma e l’Istituto Oswaldo Cruz del Fundação Oswaldo Cruz (Rio de Janeiro).
La ricerca, della quale riferisce un lancio di Adnkronos Salute, che ha avuto modo di leggerla in anteprima, sarà pubblicata tra pochi giorni su BioRxiv. Lo studio ha esaminato 1.010 genomi completi. “Va comunque sottolineato – scrivono i ricercatori – che nuove mutazioni in futuro possono rendere XBB.1.5 più pericolosa, per questo motivo il monitoraggio basato sul sequenziamento deve continuare perché rappresenta l’unico modo per identificare e prevedere cambiamenti importanti nella composizione genomica del Sars-CoV-2″.
